“Rai-Renzi” senza pudore: Semprini ride di chi lo critica, la Bignardi tace
«#referendum #Rai #Politics Non è accettabile che il neo assunto in Rai, a chiamata diretta e senza alcuna selezione pubblica (alla faccia della trasparenza, delle regole e della meritocrazia), Gianluca Semprini, irrida un membro della commissione di Vigilanza sulla tivù di Stato (il sottoscritto) e un membro del Consiglio di Amministrazione di Viale Mazzini (Carlo Freccero) senza che i vertici battano ciglio». Lo scrive su Facebook Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati. «Il conduttore di Politics (programma in onda da settembre su Rai3) – dopo le legittime critiche rivolte a uno scandaloso spot della sua trasmissione, pro-Sì al referendum costituzionale del prossimo autunno – ha pubblicato su Facebook un altro promo, scrivendo: “Ed ecco il terzo e ultimo spot. Chi protesta questa volta? Hillary in persona? Per adesso grazie a tutti della pubblicità indiretta”».
Semprini al centro delle polemiche e la Bignardi…
«Pubblicità indiretta un corno, caro Semprini. Le legittime osservazioni fatte dal sottoscritto e da Freccero – afferma ancora l’esponente di Forza Italia – non hanno alcun intento promozionale, e ci mancherebbe altro», aggiunge Brunetta. «Le nostre sono prese di posizione precise, nel merito, e che riguardano uno spot inaccettabile, improponibile, insultante per tutti coloro i quali (e sono tantissimi) pensano che la riforma Renzi-Boschi della Costituzione sia una iattura per il nostro Paese. Semprini ha sbagliato una volta e continua a insistere nell’errore. Capisco, ma non giustifico, la riconoscenza dovuta alla renziana Bignardi e agli sponsor governativi, ma essere più realisti del Re ancor prima di cominciare non è una grandissima idea. Glielo assicuriamo. A questo punto – conclude Brunetta – chiediamo un intervento del presidente della Commissione di Vigilanza Fico, del direttore generale della Rai Campo Dall’Orto e della presidente Maggioni (la Bignardi può tranquillamente continuare a sonnecchiare al sole). Non è possibile che un assunto dalla tivù di Stato, un dipendente pubblico, abbia simili comportamenti. Abbiamo già pronta, sul tema e su tanti altri aspetti di Politics, un’interrogazione che presenteremo alla ripresa dei lavori parlamentari».