Rampelli nei paesi devastati: «Dobbiamo preservare l’identità»
«Paesi devastati, ridotti in macerie, dove magicamente restano in piedi torri civiche e campanili, simboli di una memoria che abbiamo tutti l’obbligo morale di preservare. Ho parlato a lungo con il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi e abbiamo convenuto sulle necessità di salvaguardare l’identità di Amatrice, sospingere immediatamente le attività produttive, riaprire subito la scuola, far sgomberare il territorio dalle macerie, ripristinare i collegamenti e le telecomunicazioni, rilanciare i presidi ospedalieri, sulla cui strategica presenza il terremoto ha rilasciato il suo inequivocabile verdetto, per dare segni tangibili di vita e continuità. Ho chiesto a Renzi di convocare un tavolo Governo/Parlamento per avviare un confronto costruttivo e prevenire errori che, nella prima delibera approvata dal Consiglio dei ministri, purtroppo già compaiono. Nella giornata di lutto nazionale Fratelli d’Italia ha voluto commemorare le vittime con la presenza e il lavoro sui luoghi del sisma». È quanto ha detto il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli oggi in visita al comune devastato dal sisma del 24 agosto scorso durante la quale ha incontrato anche il sindaco Sergio Pirozzi. «I sindaci di questi comuni hanno bisogno di coesione, collaborazione, sostegno e le famiglie decimate hanno diritto a non vedere vanificato il proprio sacrificio. Fratelli d’Italia – ha concluso – non farà mancare il suo contributo di idee e di lavoro».
Rampelli ha incontrato il sindaco di Amatrice Pirozzi
In particolare, ha ribadito Rampelli, «chiediamo al presidente del consiglio Renzi di estendere all’emergenza terremoto le competenze del tavolo Governo-Parlamento impegnato a fronteggiare la sicurezza nazionale e il terrorismo». Il capogruppo di Fratelli d’Italia Alleanza nazionale ha visitato oggi i centri laziali più colpiti dal sisma, Amatrice, Accumoli, Illica. Ad Amatrice, come accennato, Rampelli ha incontrato il sindaco Pirozzi: «Vogliamo avere trasparenza assoluta sui criteri di interventi, sulla destinazione dei fondi. Abbiamo letto la delibera del consiglio dei ministri e troviamo davvero sconcertante che siano stati inseriti solo due Comuni del Lazio – Amatrice e Accumoli – ridotte in macerie, e inclusi altri Comuni di Regioni marginalmente colpiti dal terremoto». «Qui non si tratta di mettere gli italiani – sostiene Rampelli – gli uni contro gli altri. Ma si tratta di riconoscere che alcuni contribuenti non hanno più casa e lavoro, e familiari e oggettivamente si trovano in uno stato di improvvisa povertà assoluta, oltre in uno stato di prostrazione psicologica».