Riconosce Jojo, uno dei bambini terroristi dell’Isis: «E’ mio figlio»
Non voleva crederci, ma uno di bambini-boia armati fino ai denti dall’Isis e immortalati in un video di propaganda jihadista è proprio suo figlio Jojo. Così il padre del ragazzino, che vuole mantenere l’anonimato, ha riconosciuto il figlio tra i cinque bambini combattenti- killer che nel video di propaganda diffuso pochi giorni fa dall’Isis “giustiziano” dei prigionieri a Raqqa.
Jojo nelle mani della madre terrorista
La madre del bambino, scrive il Daily Mail, è Sally Jones, 47 anni, che l’Onu ha inserito tra i terroristi più ricercati al mondo dopo essere fuggita in Siria con Jojo nel 2013. «Jojo era un ragazzino brillante, normale, gli piaceva inseguire gli insetti e correva nel parco», racconta il padre al Daily Mail. «E’ sconvolgente vederlo così ora, la madre gli ha fatto il lavaggio del cervello», aggiunge. Jojo è nato nel 2004 nel Kent, a Chatam in Gran Bretagna, luogo d’origine della madre. I genitori si separarono subito dopo la nascita del figlio e la donna si convertì all’Islam. Poi sposò un islamico estremista di 25 anni più giovane di lei, Junaid Hussain, e insieme fuggirono in Siria dopo aver cambiato il nome di Jojo in Hamza. Hussain morì nell’attacco di un drone lo scorso anno. Nei mesi successivi, usando il pseudonimo di Umm Hussain al-Britani, Sally ha postato su vari social network foto raccapriccianti dove compare vestita di nero, con il viso coperto da un velo, in mano un AK-47, e minaccia di decapitare i cristiani con un coltello ed elogia Osama Bin Laden. «Come fa una madre a mettere il figlio in una situazione così pericolosa», chiede un amico di famiglia intervistato dal quotidiano britannico. Nel video di propaganda dell’Isis, il bambino viene chiamato Abu Abdullah al-Britani, un nome di guerra spesso usato dai terroristi provenienti dalla Gran Bretagna. Insieme a lui, un bambino egiziano, uno curdo, uno tunisino e uno uzbeko. Con indosso le divise militari e bandana nere, i bambini puntano le loro armi in aria prima di metterle contro la nuca degli ostaggi e sparare. Il Foreign Office si dice a conoscenza del video, ma non è in grado di rilasciare ulteriori commenti.