Il sisma ha distrutto Accumoli. Si scava a mani nude, si piangono le vittime
Il sisma, il dramma. Accumoli tra le macerie. Il paese è semidemolito: la caserma dei Carabinieri, le chiese, la casa parrocchiale, molte abitazioni sono state colpite. In molti punti non prende neanche il telefono. Si scava a mani nude per cercare i dispersi, tra cui una giovane coppia e i loro figli. I vigili hanno chiesto l’ausilio di una termocamera per evitare di scavare alla cieca. A rimuovere i massi c’è un escavatore privato. Vistosi crolli nella centrale piazza San Francesco, presso la stazione dei carabinieri, un bar e abitazioni private. In alcuni punti si sono aperte voragini che hanno inghiottito le auto. Si sta allestendo un campo dove gli sfollati passeranno la notte.
Accumoli ora ha bisogno di tutto
«Avremo bisogno di generi di prima necessità da tutta Italia perché siamo completamente scollegati», afferma il sindaco di Accumoli, Stefano Petrucci, facendo il primo punto della situazione nel suo Comune. «Dobbiamo allestire più di una tendopoli perché abbiamo 17 frazioni e in questi giorni ci sono molti villeggianti e dobbiamo vedere come sistemarli». La strada di accesso al paese di Accumoli, via Tito Vespasiano, è ostruita in diversi punti da massi di roccia che rendono difficile, ma non impossibile, il passaggio delle auto. Dappertutto diffusi crolli di abitazioni, auto sepolte da polvere e macerie. Alcune persone hanno passato la notte, in pigiama e con qualche coperta, sotto la pensilina dell’autobus. Il primo bilancio è di almeno 4 morti e 8 dispersi.