Un tedesco su due dice “basta Merkel”. Decisive le prossime elezioni locali
I migranti hanno minato la sua credibilità
La gestione del milione circa di profughi arrivati nel 2015 non è stata un disastro: sicuramente, però, non è stata gestita secondo un piano, soprattutto nell’autunno scorso, e ha costretto Berlino e l’Europa a un accordo fragile con la Turchia. Per questo, le critiche alla cancelliera sono forti e anche per questo è cresciuto il peso del partito anti-immigrazione Alternativa per la Germania (AfD). La signora Merkel rimane il leader politico più autorevole e più potente del Paese. Finora, si è usato dire «senza alternative». La novità di questa fine estate è che il ritornello dell’inevitabilità della sua guida è messo in discussione non solo dagli awersari degli altri partiti, non solo dai sondaggi d’opinione ma anche da alcuni settori della sua parte politica. Se Merkel darà segni di debolezza, l’alternativa verrà fuori. Molto dipenderà dai risultati di AfDIn particolare, la Csu — il partito gemello in Baviera della Cdu merkeliana — deciderà solo nei prossimi mesi se accettare di andare alle elezioni dell’anno prossimo con la stessa leader come candidata. Molto dipenderà da come andranno le elezioni locali dei prossimi mesi, a cominciare da quelle di questo settembre, nel Meclemburgo-Pomerania Anteriore domenica prossima e nella città di Berlino tra due settimane. Soprattutto nel primo caso, la AfD potrebbe raccogliere consensi vicini al 20%, e un successo del genere di un partito alla destra della CduCsu sarebbe imputato dagli avversari alle aperture di Merkel ai rifugiati.