Vittorio Sgarbi: una mostra su Cola dell’Amatrice e ricavi ai terremotati
Un “soccorso culturale” per Amatrice, con una mostra in quattro città italiane del pittore Cola dell’Amatrice per destinare il ricavato ai territori terremotati del Centro Italia. È il progetto presentato dal presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni e dal critico d’arte Vittorio Sgarbi, che ne è l’ideatore.
Cola dell’Amatrice, l’iniziativa di Vittorio Sgarbi
Dal dicembre 2016 l’esposizione Cola dell’Amatrice – L’indimenticabile sarà ad Ascoli Piceno (Pinacoteca civica), all’Aquila (Basilica di San Bernardino), a Mantova e a Milano (Museo Bagatti-Valsecchi). Eccetto Milano, le altre tre città sono accomunate dal rappresentare aree colpite da terremoti recenti e sono inoltre legate alla storia di Cola dell’Amatrice, vissuto a metà tra il 1400 e il 1500. L’iniziativa ha l’obiettivo di non spegnere i riflettori sulla città distrutta dal sisma del 24 agosto «non per vederne le rovine ma per la resurrezione dell’immagine del pittore che ne porta il nome», un pittore non minore ma dimenticato che va «dissotterrato», ha spiegato Vittorio Sgarbi. Il critico ha anche affermato, durante la conferenza stampa a Palazzo Lombardia per presentare il progetto, che ad Amatrice si trovano due opere dell’artista, «che spero non abbiano subìto danni».
«Troveremo degli sponsor che daranno un contributo che da devolvere, naturalmente, alle zone terremotate ma l’obiettivo di questa mostra non è raccogliere fondi, è il far conoscere l’arte e la cultura italiana», ha detto a margine della presentazione Maroni, spiegando ai cronisti che si sta pensando all’ingresso gratis per i visitatori. «Abbiamo voluto cogliere la splendida proposta di Vittorio Sgarbi perché ci sembra il modo migliore perché la cultura faccia la propria parte», ha evidenziato l’assessore lombardo alle Culture Cristina Cappellini.