Cattolici e destra uniti: un milione in piazza contro le nozze gay in Messico
Tutti in piazza contro i matrimoni omosessuali in Messico. Boom di presenze alla giornata di mobilitazione organizzata da associazioni cattoliche e conservatrici contro il progetto di riforma costituzionale per permette le nozze gay, promosso dal presidente messicano Enrique Pena Nieto. Ed è stato un «successo totale», come hanno affermato gli organizzatori, ironizzando pure sulla contromanifestazione che è stata un fallimento nonostante l’impegno della sinistra. «La nostra è stata una vittoria su tutti i fronti, con una grande folla che è sfilata con atteggiamento propositivo per salvaguardare la famiglia naturale, e non è stata una manifestazione omofobica», ha detto il portavoce dell’arcidiocesi della capitale, Hugo Valdelamar.
Folla oceanica in piazza contro le nozze gay
Per Rodrigo Ivan Cortes, del Partito di Azione Nazionale (Pan, opposizione di destra), la piazza contro le unioni gay è stata «assolutamente inedita». Secondo stime della stampa locale, un milione di messicani hanno partecipato al centinaio di cortei organizzati in tutto il paese. Malgrado la proposta di Pena Nieto, formalizzata a marzo, sia stata approvata dalla Corte Suprema, e il suo Partito della Rivoluzione Istituzionale (Pri) conti su comode maggioranze in Parlamento, la forza con la quale la riforma è stata respinta dalla Chiesa e da ampi settori della popolazione ha posto un freno alla sua approvazione, posticipata sine die. Attualmente solo 10 delle 32 entità federali che formano la Repubblica messicana dispongono di norme che riconosconole nozze gay-.