Detenuto magrebino colpisce altri carcerati: a un passo dal linciaggio
Un detenuto magrebino ha rischiato il linciaggio nel carcere di Fuorni, a Salerno, dopo avere divelto e lanciato componenti di arredo bagno contro una ventina di altri carcerati. Lo rendono noto fonti sindacali. Il tutto è avvenuto in luogo dove i detenuti svolgono attività ricreative. Sono dovuti intervenire circa trenta agenti di polizia penitenziaria per evitare il peggio. «La tensione determinata dal sovraffollamento – commenta Ciro Auricchio, segretario regionale dell’Uspp – e la cronica carenza di personale stanno rendendo infernale il lavoro della polizia penitenziaria. Sono criticità che necessitano immediate soluzioni». Alcuni giorni fa un detenuto marocchino ha tentato di incendiare la propria cella, dando fuoco al materasso e al cuscino, e ha aggredito tre agenti di polizia penitenziaria con una lametta. L’episodio è avvenuto nel carcere Billiemme di Vercelli.
E nel carcere di Grosseto un detenuto si è suicidato
Un italiano di 47 anni si è tolto la vita la notte scorsa nel carcere di Grosseto dove era detenuto perché indagato per i reati di lesioni e maltrattamenti in famiglia. L’uomo, originario della Puglia, già in passato detenuto a Grosseto per altri reati, si è suicidato impiccandosi alla finestra della sua cella. «L’agente di servizio – ha spiegato il segretario toscano del Sappe Pasquale Salemme – aveva fatto il giro di controllo alle 3 e l’uomo dormiva (o almeno così sembrava); al successivo passaggio, alle 3.15 circa, l’ha trovato impiccato alla finestra. Subito si è intervenuti ma purtroppo non c’è stato nulla da fare».