Duello Travaglio-Renzi. «L’Italia è ferma al palo». «E tu tifi Germania…»
«Se la Raggi dice no alle Olimpiadi, prendiamo atto e parliamo di altro». Non usa mezzo termini il premier Matteo Renzi a Otto e mezzo, dove trova ad attenderlo, con Lilli Gruber, anche Marco Travaglio. Sui Giochi Olimpici Renzi non apre le porte a un piano B. «Anche sulla vicenda degli assessori non ho mai fatto polemica con il sindaco di Roma perché lei ha vinto le elezioni e io faccio il tifo per l’Italia: se Roma va bene son contento, se va male mi spiace», sottolinea. «La questione Olimpiadi credo che sia chiusa, dipenderà dal consiglio comunale ma se il sindaco ha scelto il no immagino che ha la maggioranza con lei. Nessuno intende fare le Olimpiadi contro l’amministrazione comunali».
Il duello Travaglio-Renzi anche sulle Olimpiadi
Renzi, però, si chiede come mai in campagna elettorale Virginia Raggi si fosse impegnata a fare un referendum. Immediata la replica del direttore del Fatto Quotidiano, che elencando le spese sostenute dalle altre città ospitanti in passato, sostiene che “le Olimpiadi sono una tranvata pazzesca anche senza corruzione, è una macchina che non può funzionare in attivo come tutti i grandi eventi come l’Expo”. Ribatte il premier: «Ho una visione ontologicamente diversa da Travaglio, io faccio il tifo per l’Italia non solo calcisticamente dove mi risulta che Travaglio tifi Germania». E il giornalista: «Ogni tanto». «Una buona amministrazione – incalza Renzi – non fa l’elenco dei costi delle altre amministrazioni ma prende e cambia le cose. Il punto impressionante è che è come se i grillini dicono che non cambieranno le cose».
E sull’economia? Renzi come al solito fa l’ottimista. «Padoan ha detto due anni fa che l’intervento sull’Irpef sarebbe stato nel 2018 indicando un percorso a tappe di sgravi fiscali che per il momento è fantastico». Fantastico? Replica Marco Travaglio: «A giudicare dalla crescita zero direi di no…».