Fini inchioda Parisi: “La pensi come Salvini o come il Ppe?”
Non voleva rispondere alla domanda di Lilli Gruber sulla convention di Parisi, nel finale della puntata di ieri sera di Otto e mezzo su La7. “Preferisco parlare di immigrazione” . Poi però Gianfranco Fini ha inchiodato l’ex direttore di Confindustria: “La Pensi come Salvini o come il Partito popolare europeo?”. Troppo vaga, troppo “fredda” la proposta emersa nella kermesse liberal-popolare di Milano. Pare che l’incontro organizzato da Parisi non sia piaciuto neanche a Berlusconi. “Troppo professorale” avrebbe detto il leader di Forza Italia.
L’analisi di Fini della convention della scorsa settimana è ampiamente espressa nell’editoriale che compare sul sito di Liberadestra. “Ciò che doveva esserci – osserva Fini – ed è invece mancata è stata la chiarezza del suo progetto politico; era naturale richiamare lo spirito del 1994, ma è un po’ poco senza aggiornarlo con nuove proposte, suggestioni, analisi. Un solo esempio: secondo Parisi è ancora nel nostro interesse nazionale far parte dell’Unione europea o ha ragione Salvini che vorrebbe uscirne e tornare alla lira?”. ” Da quel che si sa -continua Fini – , Parisi non la pensa affatto come la Lega ma si è guardato bene dal dirlo per timore di rompere un’alleanza che ritiene essenziale”.
Sarà anche “nuovo” Parisi, verrà pure dai ranghi della mitica società civile, però da quello che si è visto venerdì e sabato a Milano, la sua “creatura” nasce sotto il segno del tatticismo, una pulsione irresistibile della politica italiana (di cui ora cominciano ad essere affetti persino i Cinque Stelle) che allontana sempre di più la gente dai partiti. O da quello che ne rimane.