Incompetenza a 5 stelle: costretti alle dimissioni due big della giunta Raggi

1 Set 2016 10:43 - di Guido Liberati

Il capo di gabinetto di Roma Capitale, Carla Raineri, e l’assessore al bilancio Marcello Minenna, hanno rassegnato le proprie dimissioni dopo due mesi la formazione della giunta Raggi. È quanto si apprende dallo stesso assessore del Comune di Roma. «Ho rassegnato le mie irrevocabili dimissioni (da capo di gabinetto, ndr) già ieri». Così Carla Romana Raineri. A chi le chiede i motivi della sua scelta risponde che li «espliciterà con un successivo comunicato ufficiale». Le due nomine sono saltate perché, per ragioni diverse, sono incompatibili con l’attuale normativa. Ad ammetterlo la stessa sindaco Virginia Raggi: «Sulla base di due pareri contrastanti, ci siamo rivolti all’Anac, l’Autorità Nazionale Anticorruzione, che, esaminate le carte, ha dichiarato che la nomina della dottoressa Carla Romana Raineri a Capo di Gabinetto va rivista in quanto “la corretta fonte normativa a cui fare riferimento è l’articolo 90 TUEL2 e ‘l’applicazione, al caso di specie, dell’articolo 110 TUEL è da ritenersi impropria”. Ne prendiamo atto. Conseguentemente, sarà predisposta l’ordinanza di revoca». La Raineri, che avrebbe dovuto intascare 193mila euro all’anno, era finita sotto accusa anche per le sue dichiarazioni in difesa del suo stipendio. «A guadagnare di meno ci rimetto. Se uno vuole prendere un capo di gabinetto che costa meno può prendere mio figlio: guadagna 1.500 euro al mese».

Imbarazzo della Raggi: due nomine saltate in due mesi

Diverso il discorso per l’assessore al Bilancio Minenna, che era già finito sotto accusa per il suo doppio incarico. Per difendere la falsa partenza della sua giunta, il sindaco Raggi si è rivolta ai suoi amici di Facebook presentando il clamoroso flop (due nomine saltate a pochi giorni dalla formazione della giunta è un record nella storia del Comune di Roma) come un successo: «Trasparenza. È uno dei valori che ci contraddistingue e che perseguiamo. Per questo motivo abbiamo deciso di chiedere un parere all’ANAC, su tutte le nomine fatte finora dalla Giunta. Una richiesta per garantire il massimo della trasparenza: il “palazzo” deve essere di vetro, tutti i cittadini devono poter vedera cosa accade dentro. Questo è il M5S». Quest’estate alcune nomine della giunta Raggi avevano suscitato polemiche, anche all’interno dello stesso M5S, per l’entità dei compensi. Tra le figure finite sotto i riflettori, oltre al capo di gabinetto Carla Romana Raineri anche il capo segreteria politico dellsindaco Salvatore Romeo. Sarà il prossimo a saltare?

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