La sinistra tassa e spreca tra lo Spirito Folletto e il “Renzi che ride”
Nel 1862 il conte Pietro Bastogi, ministro delle finanze del Regno, pubblicava sul periodico Lo Spirito Folletto (Sonzogno), un ameno “Alfabeto delle tasse” in forma di discorso parlamentare, che ho potuto gustare e trascrivere per condividerlo.Il Secolo lo pubblica ad edificazione e divertimento dei nostri lettori e anche per riflettere. Per riflettere che, da allora, quel prelievo che il ministro condannava si è più che triplicato, che molte di quelle tasse inventate per ridere si sono davvero viste e che forse la demenza regionalista ci regalerà pure i folli balzelli “locali” che ancora mancano. E senza neanche lontanamente approssimare i risultati di progresso, che la Destra Storica assicurò alla Nazione. È una boccata d’aria d’altri tempi, una boccata d’aria buona, specie oggi che non c’è più molto da sorridere. Oggi che, sotto il malgoverno del “Renzi che ride” e dei suoi ultimi predecessori (tutti mai votati) la pressione fiscale è diventata tale da arrivare a mettere a rischio libertà personali ed unità nazionale. Oggi che siamo tartassati, sempre meno indipendenti e non abbiamo più ministri delle finanze libertari e spiritosi come Bastogi. Che tempi!
Avendo ancor l’Italia Né parmi che sarebbero
molto da dire e fare, ingiuste o vergognose
per ordinarsi ed essere le tasse che colpissero
Una dall’Alpe al mare, le lettere amorose.
Bisogna, senza dubbio, Onestamente mettere
moltiplicar le spese potrebbesi una taglia
e quindi a nuovi carichi sui frati, sui canonici
sommettere il Paese e simile canaglia,
Ciò visto, agli onorevoli Per poi poterla estendere,
membri del Parlamento, con poche varianti,
i nuovi e necessarii di San Maurizio e Lazzaro
progetti miei presento. ai cavalier prestanti.
Dovrà cinque centesimi Qualche risorsa aggiungere
pagare ogni giornale, potremmo alle finanze
che non s’adatti ad essere anche levando un decimo
tutto ministeriale, sul fitto delle stanze.
Egual tributo paghino Rimane che s’addossino
gli avvisi goffi e strani una contribuzione
che sulle quarte pagine Genova per le sedie,
stampano i ciarlatani. Milan pel panettone
Facciasi fare un indice Siena per le reliquie
dei celibi ostinati, di Santa Caterina,
per far che prendan moglie Firenze per le treccie
o vengano tassati . di paglia sopraffina
Giusto sarebbe e comodo Torin per i grissini
un bollo di sei lire Lucca pei gessi e chiodi,
sopra ciascuna femmina pei maccheroni Napoli
vicina a partorire, e per il cacio Lodi
Hassi del pari a mettere Un piano finanziario
un simile balzello talmente combinato
sopra ciascun cadavere innalzerà la rendita
che scende nell’avello. arrichirà lo stato,
Imporre si dovrebbero Voglio sperar che accoglierlo,
tasse proporzionali con animo contento,
sui ballerin, sui comici vorranno gli onorevoli
e simili animali, membri del Parlamento
Lo stesso far potrebbesi Zitto. Gli applausi scoppiano,
con le ragazze brutte Viva l’Italia e il Re,
od abolirle in massima non vi sdegnate o Cesari,
oppur bollarle tutte. v’é un lauro anche per me
Metter conviene un carico
sulle fotografie,
sui bigliettin di visita PIETRO BASTOGI
e sulle cause pie, Ministro delle Finanze