
Marine Le Pen: «Vincerò io nel 2017, gli altri hanno fatto solo formidabili disastri»
Esteri - di Antonio Pannullo - 17 Settembre 2016 - AGGIORNATO 16 Maggio 2018 alle 10:38
In vista della corsa all’Eliseo del 2017, la presidente del Front National, Marine Le Pen, fa sapere di non aver paura di nessun altro candidato. «Solo il loro bilancio è spaventoso», ha ironizzato parlando con i giornalisti a Fréjus, come riferisce il sito di Le Figaro. Le Pen si è inoltre rifiutata di fare pronostici per il secondo turno delle presidenziali, al quale secondo la maggior parte dei sondaggi sarà proprio lei a vedersela con un altro candidato, della gauche o del centrodestra, così come capitò al padre Jean-Marie nel 2002: «Non esiste una scienza delle elezioni presidenziali, saranno i francesi a scegliere chi andrà al secondo turno», ha risposto. Lei crede fermamente nelle sue possibilità. «Quello che mi favorisce è che io sono completamente libera. non difendo alcun interesse particolare, e sono libera anche dentro il mio movimento». Per La leader del Front National «questa elezione influenzerà i prossimi 20 o 30 anni». In questo momento storica la Le Pen ritiene che le sue sue probabilità sono più forti che mai, malgrado i “gufi”: «Con la nomina di Donald Trump negli Stati Uniti, o la Brexit, agli analisti politici dovrebbe tornare a un po’ di modestia, perché c’è una consapevolezza globale su quanto sta accadendo», ha detto.
La Le Pen espone il programma per Eliseo 2017
Una consapevolezza che potrebbe consentire a Marine Le Pen di triplicare il numero di voti del Front National, che ne ha attualmente circa 6 milioni (per vincere le presidenziali sono necessari circa 17 milioni di voti). A questo proposito la Le Pen ha posto diversi interrogativi: «Le presidenziali pongono agli elettori diverse opzioni: domani saremo ancora una nazione? Avremo ancora un Paese laico e indipendente? Quale sarà il ruolo delle donne in futuro?». La Le Pen, che sta parlando a Fréjus, ha nominato il sindaco e senatore del Fn David Rachline come responsabile della campagna. «La città è un esempio di successo dei sindaci del Front National», insiste Marine Le Pen. Rachline infatti ha il pedigree perfetto: attivista storico, si è unito al Front al tempo di Jean-Marie Le Pen ed è un elemento rassicurante per la vecchia guardia. David Rachline incarna politicamente il “ponte” tra le città e la provincia rurale francese. Per Steeve Briois, sindaco di Henin-Beaumont, realizzatore di una statuto comunale contro l’accoglienza dei clandestini, «ci sarà un fulmine Marine Le Pen nel 2017. Il socialista Hollande è ormai tagliato fuori dalla sua base popolare». Nel suo discorso, la leader del Front National ha detto tra l’altro che secondo un recente sondaggio solo il 11% dei francesi oggi considera l’immigrazione come una possibilità per la Francia».