Merkel: “Prenderò i profughi di Italia e Grecia”. Hollande chiude Calais

25 Set 2016 8:39 - di Redazione
La cancelliera tedesca Angela Merkel non rinnega le aperture verso l’immigrazione, che pure le sono costate due pesanti sconfitte elettorali a livello locale. Al vertice tra i leader della rotta balcanica, riuniti ieri a Vienna, ha annunciato che la Germania accoglierà ogni mese da Italia e Grecia centinaia di profughi con il permesso di soggiorno. Sull’altro piatto della bilancia, si annuncia un giro di vite sull’immigrazione illegale: il modello è quello dell’accordo stretto lo scorso marzo con Ankara, che ha sostanzialmente bloccato il flusso di migranti dai Balcani in Europa (spostandolo verso il Mediterraneo e l’Italia), e dalla replica di quello schema con Paesi come Pakistan e Afghanistan, si legge su “il Corriere della Sera”.

Merkel: accoglierò centinaia di profughi da Italia e Grecia

Una linea aperturista che Merkel non ha mai rinnegato — ancora ieri ha annunciato che Berlino accoglierà ogni mese da Italia e Grecia centinaia di profughi con il permesso di soggiorno. Ma quell’entusiasmo sollevò anche un’onda di tensione interna che in queste ultime settimane è sfociata in due pesanti sconfitte elettorali per il partito della cancelliera. E oggi viene bilanciato con una retorica più decisa sulla lotta all’immigrazione clandestina. Al summit in Austria hanno partecipato anche i capi di governo di Croazia, Slovenia, Romania, Bulgaria, Serbia, Albania e Grecia. Proprio la Grecia di Alexis Tsipras è la più penalizzata dall’intesa raggiunta tra Bruxelles e Ankara per fermare le partenze dalle coste turche verso le isole elleniche. Fino all’entrata in vigore dell’accordo, dalla Grecia i migranti potevano risalire la penisola balcanica per proseguire verso nord. Oggi si viene identificati in territorio greco: chi è senza documenti o privo dei requisiti per l’asilo dev’essere rimandato in Turchia (in migliaia sono di fatto intrappolati nel Paese). L’intenzione formulata a Vienna è di stipulare accordi simili con Stati terzi che riprendano i migranti illegali. Intesa tutt’altro che blindata. Ankara non ha soddisfatto le condizioni di Bruxelles, in primis l’ammorbidimento delle norme anti-terrorismo che il presidente Erdogan vuole invece inasprire, tanto più dopo il fallito golpe. La Ue non ha liberalizzato i visti per i cittadini turchi come concordato.

Hollande chiude Calais

“La Francia non sarà un Paese di campi» profughi”. Lo ha detto il presidente Francois Hollande, annunciando di volere chiudere interamente la cosiddetta «Giungla »a di Calaise ripartendo i novemila migranti nel resto nel Paese, come riferisce le Monde. Attualmente, ha spiegato, sono stati realizzati 140 centri di accoglienza temporanea in 80 dipartimenti che potranno ospitare 19mila migranti di Calais, che là potranno fare richiesta d’asilo. Per coloro a cui non verrà concesso, scatterà il rimpatrio. Hollande ha risposto così alle critiche della destra francese, che aveva evocato il rischio della moltiplicazione in tutto il Paese di tante «miniCalais», ossia accampamenti dove si ammassano migliaia di migranti in condizioni critiche. «La nostra volontà è di smantellare interamente Calais ed avere dei centri di accoglienza e orientamento ripartiti su tutto il territorio», ha spiegato Hollande, durante una visita in uno di questi centri a Tours, e due giorni prima di visitare proprio Calais. Lo si legge su “il Mattino”.

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