È morto Gian Luigi Rondi, regista e sceneggiatore. Una vita per il cinema
Si è spento a 94 anni, nella sua casa romana, il decano dei critici cinematografici e presidente dei David di Donatello, Gian Luigi Rondi. Era nato a Tirano, in Valtellina, il 10 dicembre 1921,ma era cresciuto a Genova e a Roma. Quando si laurea nel 1945 ha già al suo attivo una collaborazione con Voce Operaia, organo del Movimento dei Cattolici Comunisti, dirige la rivista Teatro, e collabora con Silvio D’Amico alla redazione di biografie teatrali e cinematografiche per l’Enciclopedia dello Spettacolo da lui stesso diretta. Rondi comincia la carriera di critico cinematografico nel 1946 sulle colonne de Il Tempo.
Gian Luigi Rondi, una vita per il cinema
Storico direttore della Mostra del Cinema di Venezia, era presidente a vita dell’Accademia del Cinema Italiano e dell’Ente David di Donatello, che ogni anno assegna il più prestigioso premio cinematografico italiano. Rondi dal 1993 al 1997 era stato presidente della Biennale di Venezia, presidente della Fondazione Cinema per Roma dal 2008 al 2012. Era Cavaliere di Gran Croce e Grande Ufficiale della Repubblica Italiana e Legion d’Onore di Francia.
Sceneggiatore, regista e critico
Sceneggiatore (ha collaborato negli anni Cinquanta con registi come e Georg Wilhelm Pabst, Joseph L. Mankiewicz, René Clair), negli anni Sessanta inizia il lavoro per la televisione, curando cicli di produzioni dedicati a grandi registi. In giuria in alcuni del festival cinematografici di tutto il mondo (da Berlino a Cannes a Rio de Janeiro), nel 1970 fonda il Festival delle Nazioni di Taormina, di cui è stato direttore artistico. Orgoglioso di essere stato un operatore culturale, Rondi lavorò come sceneggiatore e regista soprattutto di documentari storici e biografici e insegnò cinema in diverse università italiane.