Nonnismo nei Marine: il racconto di una recluta. Lo scandalo sul Nyt
Nel campo di addestramento dei Marine a Parris Island, in South Carolina, Thomas Weaver ha imparato a sopportare pugni, calci e altri abusi, ma sopratutto ha imparato a tacere, senza dire nulla di quanto accadeva. Ora, la recluta cacciata dal Corpo dei Marine, ha deciso di rivelare le violenze subite: grazie alle sue informazioni, riporta il New York Times, tre superiori sono stati rimossi, e 20 soldati potrebbero affrontare accuse penali. “Ci è stato insegnato che i Marine sono solo onore e onestà, e miei superiori ci dicevano costantemente di mentire su quello che stava accadendo”, ha raccontato Weaver, 21 anni, da casa dei suoi genitori nel nord della Florida. “Sono stato molto orgoglioso di unirmi al Corpo, ma non ero orgoglioso di quello che stavamo facendo”, ha precisato. L’indagine sostenuta in parte dalle sue informazioni ha svelato i diffusi abusi e gli episodi di nonnismo da parte degli istruttori del Terzo Battaglione di Addestramento. Il Corpo dei Marine non ha diffuso nessun commento, ma un soldato del battaglione di Weaver ha confermato la maggior parte delle sue accuse, chiedendo però di rimanere anonimo per timore di essere punito. “Eravamo tutti spaventati, terrorizzati – ha spiegato Weaver – Ho scritto un sacco di lettere a casa su quello che stava succedendo, ma poi le strappavo perché avevo paura della reazione degli istruttori”.