Parisi zittisce Renzi: «Non s’illuda, la destra voterà no al referendum»
«La destra vota no quindi vincerà il no. Il tentativo di Renzi di prendere voti a destra non ha funzionato, lui ha cerato di fare il leader moderato con le europee ma il tentativo non è riuscito. Oggi c’è un centrodestra che può essere un alternativo a Renzi». Stefano Parisi, a Coffee break su La7, risponde così a chi gli chiede di commentare le parole del premier, convinto che il referendum si vinca con i voti della destra. Parisi ha le idee chiare anche sul futuro del governo: «Se vince il no Renzi si deve dimettere, lo ha detto per primo lui e poi sarà il presidente della Repubblica a decidere come procedere. Io spero che si torni presto al voto», dice l’ex candidato a sindaco di Milano e leader in pectore di ForzaItalia. «Nonostante l’appello di Mattarella di confrontarsi nel merito, Renzi continua a parlare di altro pensando che con le pensioni minime si possa risolvere il problema del referendum. Bisogna avere rispetto degli elettori. Bisogna poi far capire che se vince il no non succede il disastro come ha fatto capire Renzi, non si tratta di un caso Brexit. Se vince no abbiamo comunque una Costituzione che non sarà perfetta ma è meglio di quella confusa che esce dal referendum», aggiunge Parisi. E la sua leadership di Forza Italia e di tutto il centrodestra? «Per ora sto solo studiando. Il problema non ora la leadership ma costruire una piattaforma di programma del centrodestra».
Matteoli: «Bene Parisi, se dice no al referemdum»
«Qual è il vero Parisi? Quello dell’intervista di oggi, che non vuole inciuci con Renzi, che si batte per il ‘No’ al referendum, che giudica molto positivo l’incontro tra i tre leader del centrodestra? Oppure quello che ha parlato in varie occasioni da luglio fino a ieri? Se Parisi è quello che abbiamo letto oggi, io non ho nulla da contestargli», dichiara il senatore di Forza Italia, Altero Matteoli. «Dovrebbe solo chiarire meglio – conclude Matteoli – quale rapporto vuole avere, se lo vuole avere, con Forza Italia».