Pestaggio in Metro: fuori uso l’80% delle colonnine per gli Sos
Dopo il pestaggio di Maurizio Di Francescantonio, il 37enne colpito con calci e pugni domenica scorsa, in un vagone della metro di Roma, per aver fatto notare a due giovani il divieto di fumo all’interno del convoglio e difeso soltanto dalla madre, anche lei rimasta lievemente ferita, è polemica sulle colonnine Sos. Delle 110 installate sulle linee A e B della metro, soltanto 22 sono funzionanti. Ma l’Atac, l’azienda dei trasporti pubblici, spiega che le 22 sono state messe in funzione in anticipo dopo l’annuncio del Giubileo Straordinario. E così da novembre gli impianti sono attivi a Termini (6 colonnine), Repubblica, Barberini, Spagna, Flaminio, Lepanto, Ottaviano, Cipro e Colosseo con due colonnine per stazione. Da programma dovrebbero essere tutte in funzione, secondo Atac, a cavallo tra fine anno e inizio 2017. Concetto ribadito anche dall’assessore ai trasporti Linda Meleo: «Stiamo rafforzando controlli e presidi nella metro e e a breve saranno attivate tutte le 110 colonnine Sos installate sulle banchine A e B». Stamani la Meleo e la sindaca Virginia Raggi hanno fatto visita alla vittima del pestaggio, ricoverata al Policlinico Umberto I. «Questi episodi di violenza brutale – ha commentato la sindaca – non devono mai più accadere. Noi li condanniamo fermamente e ci costituiremo parte civile nel processo contro gli aggressori». Ed anche la Raggi ha insistito sulla tema della sicurezza: «I cittadini ci chiedono più sicurezza. Per questo stiamo lavorando per rafforzare presidi e controlli all’interno delle stazioni della metro e nei treni. Ciò che è successo a Maurizio ci deve far riflettere anche sul coraggio che lui ha avuto nel denunciare qualcosa che non andava. Dobbiamo ricostruire un senso di comunità affinché nel futuro nessuno possa più trovarsi solo come Maurizio».
Intanto la procura di Roma ha chiesto al gip la convalida dei fermi dei due casertani protagonisti dell’aggressione a Maurizio Di Francescantonio. Domani, secondo quanto si è appreso, sono previsti gli interrogatori di garanzia dei due indagati, accusati di tentato omicidio. Per Stefano Fassina è “importante che il consiglio comunale ringrazi pubblicamente Maurizio di Francescantonio per il suo gesto di civiltà: per la ricostruzione morale di Roma il protagonismo civico è decisivo e per questo oggi proporrò di consegnargli un riconoscimento in aula, perché diventi simbolo della riscossa civica di Roma”. Mentre il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale Fabio Rampelli si è chiesto “perché questi due balordi, con precedente penali di evidente pericolosità sociale, non stavano in galera”.