Scritta fascista, il sindaco di sinistra la restaura, ma i comunisti la imbrattano
Nel centrosinistra litiga su tutto, si dividono su tutto, ma vai a pensare che possano anche “scannarsi” per il fascismo. Ebbene sì. Una scritta di epoca fascista solleva un polverone con tanto di imbrattamenti a colpi di vernice, dibattiti tra anime contrapposte e minacce. Succede in un paese di 700 anime, Roccavignale, in provincia di Savona. A “sfidarsi”, come riporta Il Secolo XIX, il sindaco di centrosinistra e un cittadino che si definisce del Partito comunista dei lavoratori. Il pomo della discordia la scritta fascista restaurata e ravvivata dall’amministrazione comunale che recita «E’ l’aratro che traccia il solco, ma la spada che lo difende». Il tutto a due settimane dall’arrivo del presidente della Repubblica Sergio Mattarella a Stella San Giovanni per celebrare il 120° anniversario della nascita di Sandro Pertini. Il cittadino “comunista” nostalgia del clima da guerra civile, aveva colpito con palloncini pieni di vernice la scritta che campeggia all’ingresso del paese e aveva ammonito il sindaco Amedeo Fracchia: «Guai a voi se provvedete a rifarla».
Scritta fascista restaurata con l’avallo anche dei partigiani
Il sindaco aveva fatto restaurare la scritta un anno fa – con lo scrupolo di togliere la firma del Duce, non si sa mai… – ricevendo il benestare del consiglio e di numerosi residenti compresi i partigiani. Persino un partigiano – leggiamo- aveva motivato positivamente la decisione del sindaco di restaurare la scritta: «Perché quella scritta rappresenta la Storia che non deve essere dimenticata”. Lo stesso ragionamento è stato condiviso da altri esponenti delle associazioni antifasciste. “Lo stesso Pertini – sostengono – diceva che non bisogna dimenticare e che ai giovani bisogna raccontare la storia. Diamo loro gli strumenti perché ragionino e possano valutare”. Ma il cittadino comunista è di altro avviso, quella frase del Duce lo ha mandato fuori di testa…