Stalker “beccato” tra i cespugli sotto casa della sua vittima: fermato
Si nascondeva dietro la vegetazione. Spiava da dietro i cespugli. Messaggiava senza sosta minacce di morte: insomma, un vero e proprio stalker, C.C., un sessantottenne casertano ossessionato e ossessionante. La povera vittima delle sue persecutorie “attenzioni” una 65enne alla quale l’uomo voleva a tutti i costi – e usando ogni mezzo coercitivo – impedire di uscire. Di respirare senza affanno. Di vivere.
Stalker 68enne “beccato” nascosto tra i cespugli
Una situazione a metà tra il manicacale e il grottesco, quella in cui i carabinieri, allertati dalle denunce della donna, hanno beccato in flagrante lo stalker casertano: nascosto nella vegetazione mentre tentava di mimetizzarsi tra foglie e rovi per non farsi notare nell’esercizio delle sue funzioni. Funzioni tipiche del persecutore metodico: messaggi di morte telefonici, pedinamenti e appostamenti sotto l’abitazione della vittima, costretta psicologicamente a vivere nell’ansia e nel timore che l’attenzione ossessiva potesse degenerare in violenza fisica, che l’aggressione verbale potesse prima o poi tradursi in atto considerato.
Pedinamenti e minacce: l’uomo è finito ai domiciliari
Così, mentre la donna si nascondeva in casa impaurita all’idea di varcare la soglia e finire nelle grinfie del suo stalker, lui si appostava tra i giardini di via degli Aranci, a Caserta: ed è lì che i carabinieri lo hanno bloccato e arrestato con l’accusa di atti persecutori, colto in diretta in una delle sue “gesta” intimidatorie con cui, secondo quanto riferito dalla donna ai militari in sede di denuncia, l’uomo ha reiteratamente perseguitato la vittima: minacce di morte via sms, continue telefonate sulle sue utenze telefoniche e pedinamenti. C.C. è stato messo agli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria: chissà se una sana reclusione vissuta in prima persona potrà aiutarlo a capire il prezzo della limitazione della libertà individuale e il valore della tranquillità…