Bill Gates con la Clinton? È una bufala: «Io e mia moglie mai in politica»
«Non dichiaro per chi voterò perché sono legato alla Fondazione, che è apolitica. Abbiamo avuto modo di collaborare con le varie amministrazioni, da quella Clinton a quella Bush e ora con quella Obama. Ci sforzeremo di lavorare meglio che possiamo insieme al vincitore». Lo afferma Bill Gates, in un’intervista pubblicata da Repubblica. Il suo nome e quello di sua moglie Melinda sono stati citati da WikiLeaks come possibili candidati alla vicepresidenza con Hillary Clinton, ma il fondatore di Microsoft precisa che «né io né mia moglie diventeremo mai dei politici. Operiamo a stretto contatto con numerosi governi. È lavorando nella Fondazione che riusciamo a incidere di più».
Bill Gates: resta molto da fare per la parità tra uomini e donne
Cosa potrebbe cambiare con una donna a capo degli Stati Uniti? «Una donna alla Casa Bianca – risponde – potrebbe rappresentare un modello. Sarebbe un grande progresso, ma non risolverebbe il problema: le donne sono le più colpite dalla povertà. Resta molto da fare per la parità tra uomini e donne, anche se queste disuguaglianze si riducono con lo sviluppo economico». Teme che l’ascesa di populismi e nazionalismi in Occidente possa fermare lo sviluppo? «Assolutamente sì – dice – La collaborazione internazionale non è una priorità degli elettori. I cambiamenti sociali in atto in Occidente, la percezione dell’immigrazione e delle conseguenze economiche della globalizzazione, spingono una parte delle persone a vedere il libero scambio come qualcosa che le danneggia. Queste tendenze contribuiscono ad alimentare una chiusura in se stessi. Sta ai leader politici dare una risposta».