Brunetta controcorrente: «Dario Fo era un violento, ironizzava sulla mia statura»
Il cordoglio è unanime. Ma non del tutto convinto. «Quando muore una persona, ovviamente, cordoglio. Però, nessuna ipocrisia. Dario Fo non mi era mai piaciuto, l’ho considerato sempre un uomo violentemente di parte, un uomo che violentemente ha diviso il Paese», ha detto Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, intervenendo a “Radio Anch’io”, su Radio Uno. «Ricordo a tutti le polemiche che ci furono quando gli venne assegnato il Nobel. Nessuna ipocrisia, io non sono un ipocrita. Nei miei confronti si è espresso in maniera razzista, facendo riferimento alla mia altezza, per esempio. E questo lo dico con grande amarezza e con grande dolore. Penso che un premio Nobel, un grande uomo come viene descritto non doveva far polemiche con avversari politici usando questi strumenti o questi schemi mentali. Io dico pace all’anima sua, onore a Dario Fo che è morto, perché sono diverso da lui e sono diverso dalla sua cultura».
Brunetta ha parlato anche di Berlusconi, in procinto di tornare dagli Usa. «Sentiremo presto la sua voce, chiara, netta, limpida rispetto al no a referendum, rispetto a Forza Italia, al centrodestra e su cosa vogliamo dopo», ha detto Brunetta. «Dopo la vittoria del no – prosegue – vogliamo nessun inciucio, nessun governo tecnico, nessun governo di larghe intese, ne abbiamo avuti fin troppi, ma una legge elettorale al più presto per poi andare alle elezioni. Alle elezioni per avere un Parlamento costituente e avere idee ben precise su cosa vogliamo noi, cioè il presidenzialismo, il federalismo, votare sui trattati europei, quelli che cedono la nostra sovranità, perché su questo gli italiani devono poter sentire la loro voce: basta cessioni di sovranità senza sentire prima il popolo. Questa è la nostra Costituzione, quello che vorremmo noi, ma fatta insieme, con un Parlamento costituente».