Crollo a Ponte Milvio, la protesta dei residenti: «Da un mese siamo senza casa»
«Da un mese siamo senza casa». A un mese di distanza dal crollo che ha interessato parte dell’edificio di via della Farnesina 5, a Ponte Milvio a Roma, provocando l’evacuazione dello stabile e dei palazzi adiacenti, i residenti fanno sentire la loro voce. Sulla facciata della Gran Madre di Dio è apparso lo striscione di protesta: «Un mese: 120 senza casa. Immobilismo generale. Aiuto».
Crollo a Ponte Milvio e le promesse non mantenute della Raggi
Il crollo della facciata posteriore del palazzo era avvenuto la notte dello scorso 24 settembre. Qualche ora prima una parte della palazzina era stata dichiarata inagibile dai vigili del fuoco che avevano fatto evacuare alcuni appartamenti che si affacciano sul lato del palazzo pieno di crepe, ma rimasto in piedi. Dal palco di Palermo, il sindaco Virginia Raggi dopo il crollo aveva promesso: «Non lasceremo soli gli abitanti di Ponte Milvio». Ma da allora non è accaduto nulla. Gli sfollati il massimo che hanno ottenuto è stato un congelamento dello sfratto che scadeva il 23 ottobre. Adesso potranno restare altri venti giorni nelle abitazioni messe a disposizione della Protezione civile. Null’altro. La situazione per i residenti che abitavano nella palazzina crollata e quelli dei tre stabili adiacenti è, quindi, drammatica. Come si legge sul Messaggero, la demolizione della palazzina è imminente. «Non aspettiamo altro – ha commentato Riccardo Giovannini, condomino di una palazzina a fianco a quella crollata – eliminato il pericolo potremo chiedere ai tecnici le verifiche e rientrare nelle palazzine».