Cuperlo di nuovo all’attacco: «Il Pd non è più una comunità»

12 Ott 2016 10:32 - di Bianca Conte

La diaspora è in atto e non da un giorno. la minoranza dem è sempre più inquieta e la direzione del Pd di lunedì non è servita a tacitare gli animi. E proporzionalmente allo stato di agistazione e confusione che agita esponenti e correnti del partito aumenta l’amarezza di i Gianni Cuperlo che affida a un’intervista del Corriere della Sera sfogo e recriminazioni.

Cuperlo all’attacco: «Il Pd non è più una comunità»

«Sono giorni pesanti. Mi sembra che nel partito si sia smarrito il senso della comunità. Ogni volta che si interviene, sembra che ci si debba giustificare», sottolinea Cuperlo ancora perplesso dopo la Direzione del Pd dei giorni scorsi. «Temo – afferma – una rottura del nostro mondo perché so che il prezzo lo pagherebbero le persone ed è per questo che chi è alla guida del Pd e del governo dovrebbe farsi carico di dialogo, ascolto e unità». Un dialogo, quello interno al partito, che al Largo del Nazareno sembra ormai congelato nella rigidità di argomentazioni e tesi contrapposte che alimentano una spaccatura di giorno in giorno sempre più insanabile. E a nulla sono valsi i moniti, gli allarmi, gli addii fin qui registrati. Anche per questo Cuperlo spera che Renzi «sia consapevole che, comunque la si pensi, il Paese ha bisogno di ridurre le distanze. Anche allargare il consenso su una nuova legge elettorale e sull’elezione diretta dei senatori, è un modo per farlo».

Il nodo è soprattutto quello della legge elettorale

E anche per questo Cuperlo conferma che la minoranza si siederà alla commissione sulla legge elettorale proposta dal segretario: «Ho detto che si è riaperto un sentiero e abbiamo il dovere di percorrerlo. Lavoro perché si arrivi in fondo». Serve, rimarca Cuperlo, una «proposta incardinata sui principi della rappresentanza, di collegi capaci di riavvicinare gli elettori agli eletti e un incentivo ragionevole alla governabilità. Ma per me il tema dominante è quanto questa leadership voglia investire su un campo più largo di noi e su un nuovo centrosinistra». Un nuovo centrosinistra al momento impantanato nelle sabbie mobili che avviluppano le tante anime in fermento del Pd…

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