Dalle fila dello Stato Islamico al rientro in Europa: è allarme foreign fighters

12 Ott 2016 16:37 - di Domenico Labra

Dallo Stato Islamico almeno mille foreign fighters rientrati in Europa. Tutti piuttosto pericolosi. Almeno mille dei circa 5.000 cittadini europei andati in Siria e in Iraq per combattere nelle fila dello Stato Islamico “Almeno un migliaio sono rientrati in Europa” dice ora il sottosegretario con delega ai Servizi Marco Minniti sottolineando che, nonostante le sconfitte sul terreno, quella contro lo Stato Islamico sarà una battaglia di lungo percorso. “Lo Stato Islamico è in questo momento sulla difensiva, ha perso circa un quarto dei territori conquistati e il 50% della propria capacità finanziaria. Questo significa che Is non è invincibile e sarà sconfitta.  Ma – ha spiegato – io temo che questo fenomeno ci accompagnerà per un certo periodo. Non è una questione che si risolverà con poco tempo e per questo è importante che vi siano iniziative di medio periodo”. Tra queste, ha aggiunto il sottosegretario, va affrontato il tema della “deradicalizzazione” di quei soggetti che “sono magari entrati in contatto con lo Stato Islamico ma non hanno fatto il passo di entrare in azione”. Rispetto ad Al Qaeda e alle altre organizzazioni terroristiche, ha spiegato Minniti, lo Stato Islamico rappresenta infatti “una novità non solo significativa ma in qualche modo assoluta, che ne fa un unicum”. E l’elemento di “radicale novità” sta nel fatto che lo Stato Islamico è capace di tenere insieme due aspetti fondamentali: un’attività “simmetrica”, vale a dire la “capacità di sviluppare una normale attività militare” che le ha permesso di controllare parti importanti del territorio siriano ed iracheno, e un’attività “asimettrica”, cioè la “capacità di promuovere attività di carattere terroristico”. In questo quadro i foreign fighters ricoprono un ruolo fondamentale in quanto sono il “punto di connessione tra la capacità simmetrica e asimetrica di Is: oggi vanno a combattere in Siria e Iraq e dunque sono militari schierati sul terreno; domani possono rientrare ed essere agenti del terrorismo internazionale”. Per la serie: non c’è da stare allegri. E mai abbassare la guardia.

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