La sonda Schiaparelli forse è esplosa nell’impatto. È precipitata a 300 km orari
Il lander della missione ExoMars, Schiaparelli, ha probabilmente raggiunto la velocità di 300 chilometri orari mentre precipitava sul suolo di Marte da un’altezza compresa fra 2 e 4 chilometri e non si esclude che possa essere esploso nell’impatto. Lo rende noto l’Agenzia Spaziale Europea (Esa) sulla base delle immagini catturate dalla sonda Mro (Mars Reconnaissance Orbiter) della Nasa. Le dimensioni relativamente estese della macchia che corrisponde al punto dell’impatto di Schiaparelli potrebbero corrispondere al sollevamento del materiale di superficie, ma l’Esa teme che Schiaparelli possa essere esploso al momento dell’impatto, considerando che i serbatoi del propellente erano ancora pieni. Si tratta tuttavia di “interpretazioni preliminari – rileva l’Agenzia Spaziale Europea – che dovranno essere confermate da ulteriori analisi”.
Il punto in cui è avvenuto l’impatto di Schiaparelli, è stato fotografato dalla sonda Mro (Mars Reconnaissance Orbiter) della Nasa. Lo rende noto l’Agenzia Spaziale Europea (Esa). L’immagine mostra due macchie scure. Una delle due macchie appare più luminosa e può essere associata al paracadute dal diametro di 12 metri, utilizzato da Schiaparelli prima della fase finale della discesa. L’altra macchia, delle dimensioni di circa 15 metri per 40, è più scura e confusa e si trova circa un chilometro a Nord rispetto al paracadute: è interpretata come il punto in cui è avvnuto l’impatto del lander. Ulteriori dettagli sono attesi nella prossima settimana, quando la sonda Mro tornerà a sorvolare la stessa zona e la fotograferà la camera ad alta risoluzione.