Mafia Capitale, sarà indagata per falsa testimonianza la Pd Micaela Campana
Sarà sicuramente indagata per falsa testimonianza dalla Procura di Roma la deputata Pd Micaela Campana la cui deposizione di ieri al processo su Mafia Capitale è stata scandita, secondo i rappresentanti dell’accusa, «da una serie di bugie e reticenze smentite dal contenuto degli atti processuali».
L’intenzione dei pm romani è quella di chiedere ai giudici del Tribunale, in sede di requisitoria, la restituzione del verbale di deposizione di Micaela Campana al fine di procedere per falsa testimonianza. Iniziativa che comporterà, necessariamente, l’iscrizione nel registro degli indagati.
In particolare, la deputata Micaela Campana, ex-moglie di uno degli imputati, Daniele Ozzimo, già assessore della giunta Marino, ha negato una serie di circostanze emerse, soprattutto, nelle intercettazioni telefoniche.
Tra queste di aver incontrato il viceministro dell’Interno Filippo Bubbico per parlare di un’interrogazione parlamentare suggeritagli, e mai presentata, dal Ras delle cooperative Salvatore Buzzi.
Tanti, troppi “non so” imbarazzanti anche sul ricevimento di finanziamenti dalla cooperativa “29 giugno” e una serie di traslochi chiesti alla stessa struttura di Buzzi.
Brindisina, la Campana ha iniziato la sua scalata politica all’Università di Roma dove si era trasferita e dove ha iniziato a frequentare la sezione degli allora Democratici di sinistra – siamo al 2000 – al Tiburtino. Da lì l’esperienza in Consiglio Circoscrizionale come capogruppo dei Ds prima e dell’Ulivo poi e, quindi, come assessore.
Piano piano ha conquistato i vari posti di potere della sinistra romana: Responsabile dell’organizzazione per i Democratici di Sinistra e, poi, per il Partito Democratico di Roma fino al 2012 quindi Responsabile della Festa dell’Unità di Roma.
Nel 2013 viene eletta alla Camera dei Deputati nella circoscrizione Lazio 1 dopo aver vinto, nel dicembre 2012, le primarie.
Da due anni è membro della Segreteria Nazionale del Pd e, attualmente, è Responsabile nazionale del Pd al Welfare e componente della Commissione Giustizia e della Commissione Schengen.