«È una manovra da televendita di pentole»: il centrodestra attacca Renzi
Il centrodestra attacca Renzi sulla manovra. «Mentre i sondaggi dimostrano clamorosamente quanto il no sia prevalente sul sì, Renzi prende schiaffoni sulla strada delle bugie che percorre sin dall’avvio della sua impresa politica», afferma il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri. «L’operazione Equitalia – aggiunge il senatore azzurro – si rivela, come avevamo ampiamente previsto, un bluff. C’è soltanto un cambio di nome all’orizzonte. Ci sono difficoltà insormontabili nel trasferimento del personale da Equitalia all’Agenzia delle Entrate. Peraltro ricordiamo che vengono preventivati incassi per il 2017 di quattro miliardi in più, il che vuol dire che l’operazione sarà comunque tesa a spremere i contribuenti. Scompare poi il mitizzato condono per i contanti. Il rischio di ampie illegalità ha portato ad accantonare un’altra delle mirabolanti offerte di Vanna Marchi-Matteo Renzi. Ci sono poi tutti i problemi con la presidenza della Repubblica e l’Ue che ben conosciamo e che dimostrano quanto il ciarlatano di Palazzo Chigi stia solo vendendo una mercanzia in stile televendita. Il truffatore è smascherato. Il no lo caccerà».
«Renzi dimostra la sua incompetenza»
Dal canto suo, Raffaele Fitto, leader dei Conservatori e riformisti afferma che «non c’è la legge di bilancio, non c’è il decreto fiscale annunciato. Non c’è nulla di scritto e ufficiale, solo indiscrezioni corrette e smentite ogni giorno, più una trattativa opaca a Bruxelles. Da una settimana assistiamo a una propaganda TV di Renzi basata su slides e promesse. Non è una cosa seria. È peggio del gioco delle tre carte». Mentre Renato Brunetta osserva che «Renzi su tutti i mezzi di comunicazione possibili e immaginabili continua a fare la sua finta guerra all’Europa. D’altronde, non ha più niente da perdere. Per causa sua, della sua arroganza e della sua superficialità, i rapporti dell’Italia con le istituzioni europee sono ai minimi storici. E lui come reagisce? Facendo lo sbruffone. E dimostrando tutta la sua incompetenza».