Il Montenegro sceglie tra Ue e Russia: favorito il padre-padrone Djukanovic

15 Ott 2016 20:08 - di Giovanni Trotta

In Montenegro si vota domenica in elezioni politiche ritenute cruciali per il futuro del piccolo Paese balcanico, diviso fra sostenitori di una completa integrazione euroatlantica e coloro invece che guardano a est e a più stretti legami con la Russia. Favorito resta il premier Milo Djukanovic con il suo Partito democratico dei socialisti (Dps) che dovrebbe aggiudicarsi la maggioranza degli 81 seggi del parlamento nazionale. È probabile tuttavia secondo gli osservatori che Djukanovic – da 25 anni protagonista indiscusso sulla scena politica del Montenegro – non otterrà voti sufficienti per governare da solo e dovrà ricorrere ad alleanze. Il sistema elettorale prevede lo sbarramento al 3%. In quattro regioni si voterà anche per le amministraztive. Nel suo comizio ieri sera a chiusura della campagna elettorale, il premier ha detto che il voto di domani è cruciale perchè deciderà se il Montenegro continuerà sulla strada dell’integrazione occidentale in Ue e Nato o se invece si avvierà a diventare «una colonia russa».

Il Montenegro domani alle urne

Per questo Djukanovic ritiene che il voto costituisca per il Montenegro «l’avvenimento politico più significativo dopo il referendum del 2006» con il quale Podgorica si separò pacificamente dall’Unione con la Serbia. «Tutti sono consapevoli che il 16 ottobre si decide il futuro del Paese: o il Montenegro diverrà membro di Ue e Nato o sarà destinato ad essere una colonia russa», ha ribadito Djukanovic puntando il dito contro le opposizioni che, a vari livelli, sono attestate su posizioni filorusse e filoserbe, contro l’adesione alla Nato e con accenti sempre più scettici sulla prospettiva di adesione del Paese a una Ue in profonda crisi. Il Montenegro è impegnato nel negoziato di adesione all’Unione e dovrebbe entrare a far parte pienamente della Nato entro il prossimo anno, dopo la ratifica del protocollo di adesione da parte di tutti i Paesi membri. Su una popolazione di appena 620 mila abitanti, gli elettori montenegrini sono poco più di 530 mila. Potranno votare domani dalle 7 alle 20 (stessa ora italiana) in 1.206 seggi scegliendo i candidati fra 17 partiti e alleanze. I primi risultati si conosceranno intorno alle 22.

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