Nervi tesi tra Usa e Russia: Hillary attacca sugli hacker e Putin s’arrabbia
La Russia è “preoccupata” per il deterioramento dei legami con gli Stati Uniti ma “non si tratta di una nostra scelta”. Con queste gelide parole Vladimir Putin denuncia il peggioramento dei rapporti tra la Russia e gli Stati Uniti, “Il dialogo con gli Usa – ha aggiunto – praticamente non c’è”. Sono parole dure, soprattutto se consideriamo che non vengono da un ministro un portavoce, ma direttamente dal numero uno del Cremlino. Putin chiama direttamente in causa la Casa Bianca: ” Con l’amministrazione attuale è molto difficile avere un dialogo, perché praticamente il dialogo non c’è. L’amministrazione Usa formula quello che le serve e poi insiste che sia eseguito. Ma questo non è un dialogo, è un diktat. È così su quasi ogni questione”.
Il Corriere: “Clima di guerra in Russia”
Oggi , sul Corriere della Sera, un lungo reportage riferiva che la Russia sta vivendo in un clima di “guerra”: “Esercitazioni e scorte di cibo”. Non ci sono solo la questione ucraina o la guerra in Siria ad avvelenare i rapporti tra Usa e Russia, ma anche una sorta di guerra informatica. Nei giorni scorsi, l’Fbi ha rivelato che hacker russi sarebbero in azione per condizionare la campagna per le presidenziali Usa.
Hillary: «Trump aiuta la Russia»
Il presidente della campagna elettorale di Hillary Clinton, John Podesta, ha accusato il consigliere di lunga data di Donald Trump, Roger Stone, di essere stato avvertito in anticipo dei piani di WikiLeaks di pubblicare migliaia di sue email personali hackerate ed ha insinuato che il candidato repubblicano alla Casa Bianca sta aiutando la Russia ad interferire nella politica americana.
La risposta di Putin: «Isteria»
Immediata e furiosa la risposta di Putin. “L’isteria” attorno alla pubblicazione dei dati ottenuti dagli hacker negli Stati Uniti è mirata a “distrarre” l’opinione pubblica. Il presidente russo ha poi sottolineato che i candidati alla casa Bianca, “sfruttando il tema russo”, “avvelenano i rapporti bilaterali”. Putin ha ribadito che Mosca lavorerà con ogni leader americano sempre che i leader americani “vogliano lavorare con il nostro Paese”.