Mancato Nobel per la Chimica a Balzani. Lo scienziato: “È bello anche così”
Stupito di non essere nella lista dei Nobel per la Chimica, ma comunque felice di esser quarto: è il chimico Vincenzo Balzani, professore emerito all’università di Bologna, che ha firmato decine di studi sui motori molecolari in collaborazione di due dei tre premiati del 2016. «Inizialmente mi son stupito di non essere stato inserito nei nomi, ma va bene così. È bello anche arrivar quarto, la prendiamo con filosofia», ha detto Vincenzo Balzani.
Nobel per la Chimica, Balzani: «Va bene anche così»
Da anni considerato un’autorità mondiale nel campo delle macchine molecolari, Balzani ha collaborato insieme al suo gruppo a molte ricerche con Jean-Pierre Sauvage e Sir J. Fraser Stoddart, dando un contributo fondamentale soprattutto nella costruzione degli “interruttori” che attivano le nanomacchine. «I nostri colleghi premiati sono sempre stati bravissimi a sintetizzare quello che noi suggerivamo, il nostro è stato un contributo complementare al loro e siamo contenti anche così – ha detto ancora Balzani – Ovviamente un po’ dispiace a ammesso – ma anche no. Ricevere il Nobel ti sconvolge la vita, c’è tanta, forse troppa, responsabilità. Pensando ai miei figli sono più contento sia andata così».
Chi sono i tre premiati
Un francese, un britannico e un olandese si sono aggiudicati il più prestigioso riconoscimento per la Chimica. Jean-Pierre Sauvage, 72 anni, è nato a Parigi nel 1944 e ha compiuto i suoi studi in Francia, laureandosi all’Università di Strasburgo, dove ora è professore emerito. Ricopre anche il ruolo di Direttore di ricerca emerito presso il Centro Nazionale per la Ricerca Scientifica (CNRS). Sir J. Fraser Stoddart, 70 anni, è di origini britanniche. È nato a Edimburgo nel 1942, dove si è laureato. Ora è professore di Chimica negli Stati Uniti presso la Northwestern University, a Evanston, Illinois. Bernard L. Feringa, 51 anni, è olandese e insegna Chimica Organica presso l’Università di Groningen. È nato nel 1951 a Barger-Compascuum e ha studiato nella stessa università dove adesso lavora.