Tutte le nubi minacciose che si addensano sui mercati
Nubi sui mercati. Il ministro dell’Economia Padoan ha convocato a Roma un vertice d’urgenza nella sede del ministero a via XX Settembre con la partecipazione dei massimi esponenti della Banca d’Italia, dei principali istituti di credito e dell’ABI, per cercare una soluzione per la vendita delle quattro banche messe in risoluzione a fine 2015, ovvero, Banca Marche, Banca Etruria, CariChieti e CariFerrara, dopo che la Banca Centrale Europea ha alzato le richieste per dare il via libera a UBI per comprare i tre dei quattro enti-ponte costituiti per la cessione delle Banche.
Come trovare una soluzione per le good bank
Il fatto è che la soluzione va cercata in fretta, perché altre e (permetteteci) più importanti questioni si profilano all’orizzonte. In primo luogo, l’affair Monte dei Paschi di Siena. Dall’estate scorsa, infatti, non sembrano stati fatti decisivi passi per il prestito ponte, che si dice che JP Morgan si è detta disponibile a garantire per una parte importante (6 miliardi ?), necessario per portare fuori dal bilancio della banca senese 10 miliardi di sofferenze nette. Poi, sembra, insieme a Mediobanca, ha formato un consorzio di pre-garanzia per un aumento di capitale da 5 miliardi in cui sono confluiti altri colossi come Credit Suisse, Bofa Merrill Lynch, Deutsche Bank, Santander.
La questione Deutsche Banke e i mercati
L’altra questione aperta, come ben sappiamo, è quella di Deutsche Bank, che però sembra possa poter beneficiare di un forte sconto sulla somma inizialmente chiesta dal governo USA. Corrono, infatti, voci di un patteggiamento con le autorità Usa che potrebbe far scendere la multa a 5,4 miliardi di dollari dai 14 miliardi originariamente proposti. Ma, tuttavia, la situazione complessiva della banca non sembra rosea. Il titolo di Deutsche Bank ha perso oltre il 50% circa del suo valore da inizio anno, riducendo quindi il valore di mercato della banca. La Deutsche Bank è, tuttavia, essenziale per la stabilità dei mercati in Europa. Si stimano attività di vario tipo per intorno a 1.800 miliardi di euro, pari a quasi la metà dell’intera economia tedesca. Va da se che ogni voce negativa si riflette sul mercato dei capitali europei e quindi sul nostro. Il tasso sul Btp a 10 anni di riferimento sale a 1,212% da 1,194% dell’ultima chiusura. Venerdì, in particolare, lo spread era salito fino a 142 pb, massimo da fine giugno a seguito appunto degli scossoni subiti dal titolo di Deutsche Bank. La piazza tedesca è chiusa per la festa della riunificazione e toccherà aspettare, ma per le quattro banche il tempo stringe.