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Ora Trump copia Berlusconi e lancia il “contratto” con gli americani

Ora Trump copia Berlusconi e lancia il “contratto” con gli americani

Esteri - di Robert Perdicchi - 22 Ottobre 2016 - AGGIORNATO 23 Ottobre 2016 alle 12:03

Come Silvio Berlusconi, nel 2001, quando da Vespa lanciò il contratto con gli italiani, anche Donald Trump adotta il metodo della promessa elettorale nero su bianco, con tre parole d’ordine: “onestà, responsabilità e cambiamento”. «Questo è il mio contratto con gli americani», ha detto il candidato repubblicano alla Casa Bianca presentando il suo programma per i primi 100 giorni per eliminare la corruzione a Washington. Fra le misure da adottare, un emendamento costituzionale per limitare i termini dei membri del Congresso, ma anche il rinegoziare il Nafta e sfilarsi dalla Trans Pacific, oltre a definire la Cina un manipolatore di valute. Nel contratto con gli americani, Trump si impegna a rilanciare la crescita economica e a difendere i lavoratori. «Con il mio piano cresceremo del 4%», afferma il tycoon annunciando un taglio delle tasse, soprattutto per la classe media. «Identificheremo e metteremo fine agli abusi commerciali»,  mette in evidenza Trump. «Daremo il via libera all’oleodotto Keystone», aggiunge. «Ci troviamo di fronte a un bivio. Vogliamo ripetere gli errori del passato o scegliere di credere che abbiamo un futuro brillante davanti a noi?». Tra gli atri temi trattati dal tycoon c’è anche quello dell’immigrazione: «Da aree prone al terrorismo sarà sospesa», è una delle misure annunciate per i suoi primi 100 giorni, durante i quali si impegna anche a cancellare i pagamenti all’Onu per combattere il cambiamento climatico, girando invece i fondi all’economia nazionale. Il miliardario si impegna anche ad avviare immediatamente il processo per sostituire il giudice Antonin Scalia alla Corte Suprema, e abolire l’Obamacare.

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22 Ottobre 2016 - AGGIORNATO 23 Ottobre 2016 alle 12:03