Ostia, sequestrati 320 immobili per 50 milioni all’ex-bagnino Fabio Balini

27 Ott 2016 16:59 - di Roberto Frulli

Oltre 320 immobili sequestrati ad Ostia per un valore di circa 50 milioni di euro. E’ il maxisequestro effettuato dalla guardia di Finanza nei confronti dell’imprenditore Mauro Balini, 51 anni, ex-proprietario del più prestigioso stabilimento balneare di Ostia e già destinatario, nei mesi scorsi, del sequestro di beni per un valore di oltre 460 milioni di euro. Il provvedimento di prevenzione eseguito dai militari del Gico, i finanzieri che si occupano dell’Investigazione Criminalità Organizzata, del Nucleo di Polizia Tributaria di Roma, è stato emesso dal Tribunale di Roma, Sezione Specializzata per le Misure di Prevenzione e riguarda, «l’intero capitale sociale e patrimonio aziendale di una società, con sede nella Capitale, nonché 320 immobili tra cui appartamenti, negozi, terreni, box e posti auto, a Roma e in provincia di Rieti, per un valore di circa 50 milioni di euro».
L’imprenditore romano, scrivono i finanzieri, «è stato coinvolto in indagini della Procura di Roma per associazione a delinquere finalizzata alla bancarotta fraudolenta, riciclaggio, impiego di proventi illeciti e intestazione fittizia di beni – la cosiddetta operazione “Portus Romae” dell’estate 2015 – e, dopo alcune inchieste, sarebbero emerse «connivenze di Balini con esponenti delle organizzazioni malavitose operanti sul litorale, nonché l’esistenza di un ambiente economico finanziario inquietante, all’interno del quale agivano appartenenti alla criminalità organizzata interessati ai rilevanti investimenti che si stavano realizzando nel territorio di Ostia Lido per l’ampliamento del porto turistico».
Proprio il porto, scrivono ancora dal Gico, «insieme ad alcuni stabilimenti balneari HakunaMatata, Plinius e Anema e Core – quest’ultimo attualmente concesso in locazione a terzi – costituiva il centro dei principali affari gestiti da Balini, attraverso una serie di società sottoposte a sequestro nello scorso mese di luglio».
L’operazione di oggi chiamata “Ultima spiaggia” ha consentito di accertare «come a Balini risultasse riferibile anche il noto Residence Porto di Roma, nelle vicinanze del porto di Ostia»

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