Putin: «La Russia non cerca il dominio, ma la sicurezza uguale per tutti»
È un Vladimir Putin rilassato che sceglie l’arma dell’ironia per replicare ai ripetuti attacchi piovuti sulla Russia da Washington e da alcuni suoi alleati occidentali. Parlando al Valdai Club di Sochi, Putin ha spiegato che “La Russia non vuole attaccare nessuno: pensarlo fa ridere, è una cosa stupida, impensabile”. “La Russia – ha aggiunto – non cerca né il dominio globale né l’espansione ma aspira a condizioni di sicurezza pari e indivisibili per tutti”. La minaccia russa, ha spiegato, è stata usata per “giustificare” “l’aumento delle spese” nei bilanci per i comparti di sicurezza e difesa. In riferimento alle prossime elezioni americane il presidente russo ha usato l’arma della domanda retorica: “Qualcuno crede veramente che la Russia possa influenzare la scelta del popolo americano alle elezioni presidenziali? Gli Usa sono un grande paese, non una repubblica delle banane”. “Negli Stati Uniti – ha aggiunto – siamo all’isteria contro la Russia”. Per ciò che riguarda la situazione in Medio Oriente Putin ha sottolineato che tutta quell’area, così instabile, ha oggi bisogno di un piano Marshall in chiave moderna per riprendersi e crescere. “La globalizzazione – ha aggiunto Vladimir Putin – deve essere equa per tutti e l’unica piattaforma universale per i negoziati è l’Onu”. Non è infine mancata la stoccata alla politica di Obama. Washington, ha spiegato Putin, ha fatto “di tutto” per far “fallire” gli accordi sulla Siria stretti tra la Russia e l’amministrazione statunitense. Cosa di cui il presidente russo si è detto “dispiaciuto”.