Renzi mette sul tavolo del referendum 4718 assunzioni per le forze dell’ordine

26 Ott 2016 18:39 - di Roberto Frulli

Cosa non si farebbe per un voto (favorevole al sì) in più al referendum. Come un consumato venditore di pentole, Matteo Renzi mette in mostra la sua luccicante mercanzia per richiamare clienti. O, meglio, clientele. E, così, visto che si avvicina a grandi passi il momento in cui gli italiani andranno a votare, sblocca oltre 4.700 assunzioni tra le forze dell’ordine.
Il decreto, un decreto del presidente del Consiglio dei ministri firmato da Marianna Madia e Pier Carlo Padoan, autorizza ad assumere a tempo indeterminato carabinieri, polizia di stato, polizia penitenziaria, guardia di finanza e vigili del fuoco mettendo sul tavolo un budget di 271,261 milioni di euro, a valere sul 2016.
Le chiamate dovrebbero avvenire entro quest’anno e il decreto è ora in attesa di registrazione presso la Corte dei Conti, dopodiché, superato il vaglio dei magistrati contabili, verrà pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Che si tratti di una manovra elettorale lo svela anche la fretta con cui il ministro Alfano si è affacciato sul suo profilo twitter per annunciare urbi et orbi il decreto: «firmato oggi decreto per oltre 4.700 assunzioni tra Forze Ordine. Impegno mantenuto. Sicurezza è priorità. Zero chiacchiere. Solo fatti», sloganeggia l’ex-delfino di Berlusconi che si è voluto fare squalo.
Lo gela sul suo stesso profilo Twitter, Silvia Nicolucci: «fratelli da sistemare finiti?».
In cima alla lista delle assunzioni ci sono i carabinieri che si portano a casa 1.756 assunzioni. Molto più distaccata, la Finanza alla quale Renzi concede solo 590 risorse in più. Alla polizia vengono riconosciute 1.140 nuove risorse mentre la penitenziaria si porta a casa altri 943 baschi azzurri. Fanalino di coda i vigili del Fuoco, proprio coloro che si sono impegnati più di tutti – in termini di risorse umane – per portare recente conforto e soccorso ai terremotati del Centro Italia: 289 i nuovi assunti.
In totale 4.718 assunzioni con «risorse relative all’anno 2016, derivanti dai risparmi da cessazioni dell’anno 2015»: si tratta di amministrazioni che non risentono dei paletti messi al turnover e che hanno ora il via libera per gli ingressi di allievi, marescialli, commissari, ispettori, agenti, periti tecnici. Personale che già ha passato concorsi pubblici e che, appena il decreto avrà completato l’iter, potrà prendere servizio. La speranza, neanche troppo segreta di Renzi, è che qualcuno di questi allievi si ricordi, il 4 dicembre, di mettere una bella crocetta sul sì.

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