Sgombero a Bologna. Scontri tra la polizia e i centri sociali okkupanti
Tafferugli e scontri in strada a Bologna tra gli attivisti dei collettivi del centro sociale Social Log e le forze dell’ordine. Gli ultrà dell’autonomia hanno protestato duramente, con barricate e resistenza, contro lo sgombero del “condominio sociale” di via Mario De Maria occupato abusivamente dal 2014.
Bologna, scontri tra collettivi e polizia
Sono stati almeno due contatti tra gli agenti e gli ultrà in via Carracci, dove una trentina di manifestanti hanno provato a raggiungere l’edificio da sgomberare, ma sono stati respinti con cariche di alleggerimento. Il corteo, una trentina di persone appartenenti al collettivo Social Log e Cua, si è poi spostato in via Matteotti dove ci sono stati altri scontri per liberare la strada che era stata bloccata al traffico anche con dei cassonetti rovesciati. Intanto per motivi di sicurezza è stato chiuso l’ingresso della stazione su via Carracci. L’area attorno allo stabile sequestrata rimane blindata e anche cronisti, fotografi e teleoperatori sono tenuti a distanza.
L’okkupazione dal 2014
La palazzina di via De Maria, oggetto dello sgombero da parte delle forze dell’ordine, è stata occupata il 16 marzo 2014 da oltre un centinaio di persone (tra cui una trentina di minorenni) alla periferia di Bologna. Si tratta del cosiddetto “condominio sociale”, alias Centro sociale, di via Mario De Maria, di proprietà di un privato, sotto sequestro e rimasto un baluardo della lotta all’emergenza abitativa organizzata dal collettivo Social Log. Spesso al centro di tensioni, la palazzina era uno dei due immobili a cui il sindaco di Bologna, Virginio Merola, tra lo sconcerto generale, aveva deciso di riallacciare l’acqua per motivi igienico-sanitari, finendo indagato per abuso d’ufficio, in un’inchiesta poi conclusa con una richiesta di archiviazione. Per l’esecuzione dello sgombero la strada è stata chiusa e presidiata sia dal lato della stazione ferroviaria che da quello di via Tiarini. “Vergogna!!! Accorrere tutti e tutte in via Carracci lato ponte Matteotti! Resisteremo alla violenza del partito del Sì al referendum che a Bologna sgombera e manganella!“, ha scritto su Facebook Social Log inneggiando alla “resistenza”