
Stupro al Colosseo: il romeno aveva già accoltellato una donna. Era libero
Cronaca - di Giulia Melodia - 6 Ottobre 2016 alle 15:21
Che Eduard Oprea, accusato dello stupro al Colosseo, fosse una persona socialmente pericolosa si era capito anche dalla brutalità con cui ha infierito sulla turista australiana che ha violentato, picchiato e derubato, ma ora, dopo l’indentificazione e il fermo, sull’uomo di origini romene fermato dalla polizia per lo stupro nel parco di Colle Oppio emergono altre agghiaccianti novità e conferme.
Stupro al Colosseo, il romeno aveva già accoltellato una donna
La sua fedina penale, infatti, riporta tra le varie imputazioni, anche un arresto da parte degli agenti del commissariato Esquilino – datato febbraio 2015 – che lo avevano fermato con l’accusa di tentato omicidio e sfruttamento della prostituzione . L’uomo era finito in manette perché considerato il responsabile di una violenta aggressione ai danni di una prostituita connazionale, di cui era stato «ex protettore», e dalla quale avrebbe preteso nuovamente la percentuale sui suoi guadagni. La donna riuscì a resistere al tentativo di accoltellamento e a cavarsela con una ferita ad una mano; lui, invece, secondo quanto si è fin qui appreso, è uscito dal carcere il 30 giugno e attualmente era sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione agli uffici di polizia giudiziaria. Ma come è possibile, ci si chiede oggi, che una figura di quella pericolosità, sia potuta tornare così facilmente in circolazione? Come è stato possibile che un violento di quella fatta, che aveva appena dato prova di cosa era capace di fare, sia potuto tornare libero di infierire con violenza e crudeltà su un’altra donna, come accaduto alla sventurata turista australiana?