Usa, rischio molestie per le donne che fanno jogging: 1 su due aggredita
Le donne che fanno jogging sono nel mirino dei molestatori: oltre la metà delle “runner” sotto i 30 anni sono state perseguitate o aggredite, spesso sessualmente, e la percentuale rimane al 50 per cento anche per le under 35.
A rivelarlo è un rapporto di Runner’s World pubblicato dal Daily News e realizzato sulla scia dell’uccisione di tre donne mentre facevano jogging la scorsa estate.
La prima si chiamava Karina Vetrano, una bellissima logopedista trentenne del Queens uccisa il 2 agosto scorso nei pressi di Howard Beach. Karina è stata picchiata, violentata e strangolata e le telecamere l’hanno ripresa poco prima dell’aggressione, mentre corre tranquillamente lungo una strada vicino a casa sua, in pieno giorno, pochi istanti prima di essere brutalmente assassinata.
Il suo corpo è stato ritrovato cinque ore più tardi dopo che il padre Phil Vetrano, un vigile del fuoco, allarmato, aveva fatto avviare le ricerche. Ora la famiglia ha messo una taglia di 272.000 dollari a chi li aiuterà a trovare l’assassino. Il padre non si da pace: un dolore alla schiena gli aveva impedito, quel giorno, di seguire la figlia nella corsa quotidiana che facevano sempre assieme.
Vanessa Marcotte invece, 27enne dipendente di Google a New York, è stata uccisa a Princeton, Massachusetts, mentre Alexandra Brueger, 31 anni, è stata colpita mortalmente alla schiena a Rose Township, in Michigan.
Secondo il dossier, in generale il 43 per cento delle donne hanno subito attacchi mentre facevano jogging, ma il numero di incidenti sale per le ragazze più giovani: per le donne con meno di trent’anni la percentuale è infatti del 5 per cento, mentre nella fascia dai 30 ai 35 è al 50 per cento. Nel 94 per cento dei casi i molestatori erano uomini. Sorprende il dato che il 6 per cento erano donne che molestavano altre donne.