Turchia, incendio in un dormitorio femminile: 12 morti e oltre 20 feriti
Dodici persone sono morte e altre 22 sono rimaste ferite in Turchia nell’incendio di un dormitorio per studenti nella provincia meridionale di Adana. Il dormitorio dove si è sviluppato l’incendio è quello di una scuola femminile media e superiore della città di Aladag. L’origine delle fiamme non è stata ancora accertata con sicurezza, il governatore di Adana, Mahmut Demirtas, ha detto assicurato che i feriti sono stati immediatamente trasportati in ospedale.
Turchia, Incendio in un dormitorio: 12 morti
Sono undici studentesse e una loro insegnante le vittime dell’incendio scoppiato in Turchia nel dormitorio, lo scrive la Bbc online precisando che nella scuola andavano ragazze di famiglie povere. Secondo il sito turco Daily Sabah l’età delle allieve va dai 10 ai 16 anni. Il governatore ha detto che molte delle 22 studentesse ferite sono saltate dalla finestra per salvarsi. La Turchia ha vissuto una versa tragedia di cui la causa, dai primissimi accertamenti, sembra essere stato un corto circuito elettrico, secondo quanto ha dichiarato il governatore della provincia di Adana. Il bilancio ufficiale parla di «12 corpi estratti dalle macerie del dormitorio», che le immagini delle televisioni hanno mostrato con il volto completamente avvolto dalle fiamme, con i vigili del fuoco che hanno avuto difficoltà a rimuovere il tetto prima che crollasse completamente per spegnere le fiamme all’interno.
Per salvarsi le ragazze si lanciano dalla finestra
Il ministero dell’Istruzione della Turchia ha precisato che all’interno del dormitorio della scuola femminile media e superiore di Aladag al momento in cui è scoppiato l’incendio, c’erano 31 ragazze. Il governatore ha descritto scene terribili, come quella di varie ragazze che pur di scampare alle fiamme si sono lanciate dalle finestre. La scuola, si apprende dai media, offriva istruzione media e superiore alle ragazze povere dei villaggi vicini. Sul posto si sono recati in visita il ministero dell’interno turco, Suleyman Soylu, e il vice primo ministro, Veysi Kaynak. Negli ultimi anni ci sono stati numerosi episodi in qualche modo simili: in particolare nel marzo 2001 30 ragazze morirono carbonizzate nel dormitorio di una scuola in Nigeria, dove in quel caso erano state chiuse dentro per evitare che incontrassero loro coetanei