Appello di Pirozzi: «Ripristinate la viabilità ad Amatrice o è tutto finito»

4 Nov 2016 18:18 - di Antonio Pannullo

Come in tempo di guerra, il sindaco Sergio Pirozzi, per lanciare il suo accorato appello, sceglie Radio Amatrice, l’emittente d’emergenza nata dopo il terremoto per dare voce alla popolazione. «O si ripristina la viabilità e le strade di accesso al nostro paese o entro 10 giorni chiudiamo tutto e andiamo tutti al mare». Perché, a oltre due mesi dalla scossa delle 3:36 del 24 agosto, nel comune reatino più colpito dal terremoto sembra di essere tornati indietro nel tempo. La situazione della viabilità si è notevolmente aggravata e c’è il rischio che con l’arrivo del maltempo Amatrice, e con essa chi ha scelto di rimanere lì, rimanga sola e isolata dal resto del mondo. «La situazione è notevolmente peggiorata. Ho posto all’attenzione dei vertici – ha aggiunto Pirozzi – che la viabilità, quella che riguarda sia la Romanella che Retrosi, già segnalata il 14 settembre scorso, è fondamentale per il passaggio dei soccorsi, per quello dei mezzi del latte e per gli scuolabus. L’ho ribadito anche il 18 ottobre. Oggi la situazione è che queste due strade – prosegue il sindaco di Amatrice – sono interdette, perché anche a Retrosi quel pezzo di strada fatta all’inizio è rimasto l’unico accesso. Ma sicuramente non è la strada percorribile dai mezzi degli agricoltori o dai pulmini».

Il sindaco Pirozzi parla da Radio Amatrice

Pirozzi chiede che siano eseguiti, in brevissimo tempo, i lavori sulla strada comunale Romanella, che consente l’accesso ad Amatrice dal bivio di Casale Nibbi attraverso il nuovo ponte dello Scoiattolo, e sul nuovo by-pass della frazione di Retrosi, per il quale esiste già un progetto. «Altrimenti – ha concluso Pirozzi – andiamo tutti al mare e chiudiamo tutto. Riconsegno le chiavi alla Protezione civile, a tutti coloro che si sono comportati bene. Io non do colpe, ma riconsegno le chiavi, chiudo il Comune, ce ne andiamo tutti via e abbandoniamo il territorio». Le strade che portano ad Amatrice sono tutte ferite dalle frane, dai crolli e dai dissesti. I ponti, quelli che finora erano percorribili, in seguito alle scosse del 26 e del 30 ottobre hanno subito nuove lesioni e potrebbero non sostenere più il peso dei mezzi pesanti che in vista della ricostruzione dovranno raggiungere il paese. Lunedì, salvo ripensamenti, nella frazione di Villa San Cipriano aprirà i battenti il nuovo Liceo scientifico di Amatrice costruito dalla Protezione civile del Trentino, ma per arrivare lì è necessario percorrere proprio quelle stesse strade.

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