Cagliari, trovato sulla spiaggia del Poetto un cadavere senza testa e arti
Il mistero è durato poche ore, anche se l’ipotesi che al momento sembra più accreditata risponde alla precisazione di un’idea circolata da subito tra gli inqurenti: niente ferioci serial killer o spietate esecuzioni: il cadavere senza arti e senza testa ritrovato questa mattina sulla spiaggia Poetto di Cagliari, è molto probabilmente quello di un migrante: si trovava da tempo in acqua ed è stato sospinto a riva da una mareggiata.
Cadavere senza testa e senza arti trovato sulla spiaggia
Un cadavere, senza testa e senza arti, all’interno di una busta, è stato rinvenuto nella tarda mattinata sul lungomare Poetto, a Cagliari, poco distante dall’ex ospedale Marino. Sul posto sono intervenuti immediatamente gli agenti della Squadra mobile, coordinati dal primo dirigente Alfredo Fabbrocini. Il corpo, che dai primi rilievi sembrerebbe di un uomo, è in avanzato stato di saponificazione: conferma questa che si trovava da molto tempo in mare e che forse è stato spinto sulla spiaggia solo nelle ultime ore durante una mareggiata. La Polizia ha avviato tutti gli accertamenti per stabilire l’identità della vittima, partendo – come anticipato – dal presupposto che il cadavere mutilato rinvenuto sia quello di un migrante naufragato, in acqua da circa due mesi. Non solo: i primi accertamenti avrebbero dedotto che si tratta di un uomo, del quale però non è ancora possibile stabilire l’età e la nazionalità. Il corpo è stato scoperto da un passante che stava portando a passeggio il cane lungo la spiaggia. L’animale ha iniziato ad abbaiare ed il padrone si è avvicinato a controllare cosa fosse quella busta a circa quattro metri dalla riva. E con somma sorpresa si è subito reso conto che le ossa, ben visibili fuori dal sacco di plastica, erano umane: così ha chiamato il 113.
Potrebbe essere il cadavere di un migrante morto in mare
Sul posto sono arrivati gli agenti della Squadra volante, gli investigatori della Squadra mobile e gli specialisti della scientifica. La zona è stata transennata per facilitare i rilievi. Al Poetto è arrivato anche il medico legale Roberto Demontis. Il cadavere è in avanzato stato di saponificazione, senza testa – staccata dal corpo non per cause violente, ma per la permanenza in mare, hanno già spiegato gli inquirenti – senza gambe e senza avambracci. I resti sono sono stati trasferiti al Policlinico universitario di Monserrato dove lunedì verrà eseguita l’autopsia. In particolare sarà effettuata una radiografia “total body” per verificare se all’interno del corpo ci siano elementi estranei come un proiettile, o tracce di un oggetto contundente, e per stabilire l’età. Sarà poi eseguito l’esame del Dna per accertare l’etnia. I dati saranno comparati con gli elementi relativi alle persone scomparse. Fra le ipotesi, dunque, quella più probabile al momento rimane quella che il cadavere sia quello di un migrante morto durante una traversata, poi gettato in mare, e oggi restituito dai flutti.