Calci e pugni alla moglie, i passanti chiamano il 113: nigeriano arrestato

23 Nov 2016 13:00 - di Gianluca Corrente
petardo polizia

Ubriaco nigeriano picchia la moglie davanti al figlio minorenne in lacrime, e le grida della donna richiamano l’attenzione di alcuni passanti, che telefonano al 113. È successo a Fabriano (Ancona), in un appartamento del centro storico abitato da una famiglia africana. Due pattuglie delle volanti giunte sul posto hanno bloccato e arrestato l’aggressore, un nigeriano di 36 anni, dopo aver sfondato la porta d’ingresso.

Il nigeriano ha tentato di strangolare la moglie

La donna è stata trovata con i vestiti strappati e il volto devastato dalle ecchimosi. Ai poliziotti ha raccontato che il marito era tornato a casa ubriaco, l’aveva aggredita e aveva tentato di strangolarla prima di prenderla a calci e pugni. Per l’uomo è scattato l’arresto con l’accusa di tentato omicidio e maltrattamenti in famiglia. Già in passato la moglie era dovuta ricorrere alle cure del pronto soccorso, sempre negando però di essere vittima di violenze domestiche. Il Commissariato aveva comunque avviato un’indagine e informato i Servizi sociali.

E pochi giorni fa un’altra violenza

Non solo l’aggressione del nigeriano alla moglie. Sono passati pochi giorni da quando un’altra vicenda di violenza ha fatto notizia. Un uomo, tornato a casa ubriaco in una abitazione di un comune dell’Appennino reggiano, prima ha lanciato coltelli, posate e cibo contro la figlia 18enne, colpevole di non aver trovato lavoro, e poi ha iniziato a inveire contro la moglie schiaffeggiandola, tirandole i capelli e sbattendole la testa sul tavolo. Gesti compiuti davanti ad altri due figli.

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