Campania, le luci di Natale fanno litigare De Magistris e De Luca
Può capitare, a Napoli, che il Natale faccia litigare la sinistra, quella spettinata e barricadera che fa capo al sindaco Luigi de Magistris, alias Giggino a’ manetta, e quella di governo e in doppiopetto, il cui leader incontrastato è il governatore Vincenzo De Luca, meglio noto come Vicienzo o’ sceriffo. Il primo, ovviamente, è di Napoli, il secondo è di Salerno. E proprio lungo l’asse che separa queste due città si gioca il derby della sinistra campana. All’origine della contesa, un finanziamento di 3 milioni di euro destinati dalla Regione alla città di Salerno per le cosiddette “Luci d’artista“, cioè le luminarie natalizie che proprio De Luca, da sindaco, aveva elevato a simbolo del rinascimento della sua città. Ma in politica anche le dimensioni hanno la loro importanza e se a Salerno arrivamo ben tre milioni tre di fondi europei, dicasi europei, per delle luminarie bellissime, ma pur sempre e solo luminarie, la domanda – diceva Lubrano – sorge spontanea: quanto dovrebbe ricevere in proporzione Napoli per i suoi monumenti e le sue manifestazioni culturali? E questo è più o meno quel che si è polemicamente chiesto de Magistris appena appresa la notizia del finanziamento delle luminarie salernitane. Ma Giggino non è tipo da perdersi in sterili lamentazioni: il sindaco di Napoli è uno che “non chiede mai”, proprio come l’uomo del profumo Denim. E infatti non andrà a bussare alla porta di De Luca: «Se i fondi per Napoli arrivano, bene, altrimenti – ha avvertito – noi andremo avanti comunque e nel caso le risorse ce le andremo a prendere». Di fronte a cotanta baldanza, il governatore De Luca, al momento, tace. E forse non replicherà. Non resta che sperare nel suo avatar Crozza. Sembra già di sentirlo quando, a precisa domanda sull’argomento, risponderà con orgoglio: «Di de Magistris, detto sindaco di Napoli, non me importa un fico secco. Lo sperpero dei fondi europei in Campania l’ho portato io»