«Falciate gli infedeli»: l’Isis minaccia attacchi “stile Nizza” per il Ringraziamento
L’Isis minaccia attentati a New York per il Thanksgiving. Nel mirino ci sarebbe la parata organizzata ogni anno da Macy’s per il Giorno del Ringraziamento, il 24 novembre, che rappresenterebbe un ”target eccellente”, secondo il linguaggio dei tagliagole dell’Isis. Il fosco annuncio è stato diffuso dalla stampa americana. La polizia di New York è al corrente della possibile minaccia e ha già attuato misure preventive per prevenire attacchi con auto. La minaccia dell’Isis contenuta nel magazine di propaganda del gruppo Rumiyah, ha infatti precise caratteristiche:
Isis: ecco le linee guida del terrore
“Utilizzate i camion come armi per colpire gli infedeli durante la parata di New York per il Giorno del Ringraziamento, il prossimo 24 novembre. Un camion di medie dimensioni non desterà sospetti, ma infliggerà più danni di un caccia militare. Un veicolo lanciato ad alta velocità durante un evento di richiamo per i non credenti, farà una carneficina”. Il caso di Nizza torna come il peggior incubo a ricordarci che ciò è tragicamente possibile. L’Isis ha pubblicato una nuova versione, in inglese e turco, della sua rivista Dabiq, già apparsa in precedenza in francese. Si chiama, appunto, Rumiya, ed è proprio da queste colonne che ha lanciato le “istruzioni” per incoraggiare gli jihadisti solitari a compiere attentati.
«Camion meglio delle armi»
La pubblicazione Rumiyah, in cui è contenuta la minaccia, ha una sezione dedicata alle “tattiche del terrore” concentrata agli attacchi condotti con auto e fa riferimento proprio all’attentato di Nizza. La polizia di New York si sta infatti preparando al contrasto di un attacco “stile Nizza” nella sua strategia antiterrorismo e si dice fiduciosa sul fatto che la parata di Macy’s sarà sicura. Macy’s sta lavorando a stretto contatto con la polizia per mettere in sicurezza il percorso della parata, che lo scorso anno ha attirato 3,5 milioni di persone. L’allerta comunque è alta anche perché a New York abita il presidente-eletto, Donald Trump, in uno degli incroci più trafficati d’America.