La Corte dei Conti indaga sui rifiuti di Firenze. Di quando c’era Renzi…

15 Nov 2016 16:12 - di Robert Perdicchi

Esposto alla procura della Corte dei conti della Toscana contro Quadrifoglio, la società partecipata che gestisce, fin dai tempi in cui Renzi era sindaco, i rifiuti nell’area fiorentina, e contro i 12 comuni che ne sono soci, tra cui proprio Firenze, per “danno erariale”: il mancato raggiungimento delle soglie di raccolta differenziata, imposti dalla Ue, avrebbero causato un aggravio di spesa di 43 milioni di euro in sette anni, dal 2008 al 2014. A promuovere l’azione sono alcune delle realtà che hanno effettuato i ricorsi al Tar (alcuni dei quali accolti) contro la realizzazione di un inceneritore a Sesto Fiorentino: Wwf, Forum ambientalista, Italia Nostra, alle quali si aggiunge anche l’associazione Zero Waste e altre sigle, come le “Mamme no inceneritore”. «I 43 milioni di presunto danno erariale – ha spiegato Davide Pagliai, uno dei portavoce delle “Mamme no inceneritore” – sono stati calcolati in base alle norme e agli obiettivi previsti (e non raggiunti) per la raccolta differenzia. In sette anni, dunque, abbiamo conteggiato le tonnellate di spazzatura conferita in discarica in più rispetto a quelle della soglia massima programmata, alle quali vanno aggiunti i costi di messa in discarica, più l’ecotassa relativa, che, tra l’altro, ha un’addizionale del 20% per chi non rispetta i parametri. Ancora, c’è da sommare l’indennizzo di disagio ambientale: e così si arriva a 43 milioni». Il fine dell’esposto, spiega ancora Pagliai, è «dimostrare che con una corretta e soprattutto reale pratica di raccolta della differenziata, non c’e’ alcun bisogno di inceneritore, nè a Sesto Fiorentino nè altrove». L’esposto presentato alla Corte dei Conti della Toscana ha un precedente. Già nel 2013, hanno ricordato i comitati e associazioni firmatari dell’esposto, in Liguria sindaco e assessori del Comune di Recco sono stati condannati a pagare 150mila euro per un danno erariale sempre dovuto al mancato raggiungimento degli obiettivi minimi di raccolta differenziata.

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