È disgelo tra Parisi e Salvini? Stefano apre. E Matteo: «Vedremo»
È disgelo tra Stefano Parisi e Matteo Salvini dopo le asprezze delle ultime settimane? Il primo a porgere un ramoscello d’ulivo è Parisi. “La Lega rappresenta un’area diversa da quella liberale e popolare, ma a un certo punto bisognerà trovare le condizioni per un’intesa, se c’è volontà di farlo”. Questo l’appello che Parisi, leader di Energie per l’Italia, lancia da Sassari. “Il patto è che si tratti di intese solide, in grado di governare, non mere alleanze elettorali tanto per vincere perché altrimenti poi si va al governo e non si sa cosa fare”.
Salvini non raccoglie l’invito al dialogo, ma neanche sbatte la porta. “Fino al 4 dicembre sono concentrato sul referendum, dal 5 poi vediamo”. Il leader della Lega fa sapere la sua risposta da Asti, nel corso del suo tour piemontese per sostenere le ragioni del No. “Adesso penso solo al referendum – aggiunge Salvini – e a far vincere il No”.
Chi vivrà vedrà. Certo è che nuovi scenari si possono aprire con un’eventuale, sempre più probabile, sconfitta di Renzi al referendum del 4 dicembre. il problema è però quello di preparare una credibile proposta di governo e di riconquistare i ceti sociali che soffrono per la crisi sociale e per l’incapacità di Renzi di risolverla. “Oggi il centrodestra – dice Parisi – non rappresenta una alternativa di governo, qui rischiamo di avere soltanto Renzi, che è in crisi, e Grillo, che sarebbe un pericolo”. È uno scenario da scongiurare. Le risorse umane comunque non mancano. Parisi indica “i tanti amministratori locali bravi, che lavorano e conoscono il territorio . Il nostro è un movimento aperto e siamo convinti che questa sia l’unica strada per tornare a vincere”. Il vento sta cambiado sia in Europa sia in America. E sarebbe un vero peccato se l’Italia rimanesse al palo.