Due fratelli in fuga dai genitori adottivi: ritrovati, denunciano maltrattamenti
Una coppia di genitori adottivi finisce nel mirino degli inquirenti: a mettere in allarme gli investigatori e ad accendere i sospetti sul conto dei neo mamma e papà, la fuga dei due figli, scappati di casa e ritrovati poco dopo nelle vicinanze dell’appartamento da cui erano appena fuggiti nella speranza di mettersi in salvo. Da cosa? E, soprattutto, da chi? la risposta sarebbe arrivata poco dopo il ritrovamento dei ragazzi: dai maltrattamenti che, hanno denunciato i due, avrebbero subito nel breve periodo dell’adozione.
Genitori adottivi sotto accusa
Un’accusa terribile, infamante e davvero incomprensibile: i due minorenni, un maschio e una femmina provenienti dalla Bulgaria, dati in adozione lo scorso giugno con una sentenza del Tribunale di Sofia, avrebbero individuato nella fuga una prima e risolutiva via di salvezza dalle percosse e dalle punizioni inferte dai genitori adottivi di cui oggi i due ragazzi denunciano i maltrattamenti. Le indagini del commissariato Prenestino, infatti, sono scattate dopo l’allarme per l’allontanamento dei due ragazzi denunciato dalla madre adottiva: una bulgara di 54 anni. La donna ha riferito ai poliziotti che insieme al marito – un romano di 58 anni – aveva adottato i due adolescenti dallo scorso giugno e che già di recente i due si erano allontanati da casa. Una fuga tentata nuovamente a distanza di breve da quella precedente: perché? Gli agenti, allora, non soddisfatti dalla argomentazioni presentate dai genitori adottivi in merito ai possibili motivi scatenanti l’allontanamento, hanno cominciato a nutrire dei dubbi, presto trasformatisi in veri e propri sospetti, complici anche diverse incongruenze nel racconto dei due adulti, in particolare nella parte realtiva alle possibili cause che avrebbero indotto i due ragazzini a scappare.
La fuga e i riscontri alle accuse dalla visita medica
Così, diramata la nota via radio da parte della sala operativa della Questura, i due minori sono stati ritrovati dalle pattuglie del reparto volanti non distanti dalla casa dei genitori nominati dal tribunale e, accompagnati negli uffici del commissariato Prenestino, hanno mostrato agli agenti una serie di ecchimosi presenti in diverse parti dei loro giovani corpi, raccontando che quei segni erano il risultato delle violenze inflitte dai loro genitori adottivi. Immediata l’attivazione della sala operativa sociale con l’accompagnamento dei due minori in ospedale per la visita medica che, purtroppo, ha confermato gli evidenti segni di percosse. A quel punto, per i due genitori adottivi è scattata la denuncia per maltrattamenti in famiglia, mentre i ragazzi sono stati affidati ad un struttura che si prenderà cura di loro, nella speranza che il loro immediato futuro possa evitargli altre dolorose delusioni.