Gasparri: «Klaus Davi è indipendente e non allineato. E la Rai gliela fa pagare»
«Apprendo dal quotidiano Libero che la Rai ha impedito a Klaus Davi di proseguire la sua collaborazione con il programma Storie vere per il quale ha realizzato numerosi servizi sulla ‘ndrangheta con la improbabile quanto comica scusa che lui sarebbe un opinionista e quindi non potrebbe fare le esterne». Lo dichiara il senatore Maurizio Gasparri (Forza Italia).
Gasparri: Rai assurda su Klaus Davi, servizio pubblico alla frutta
«Un servizio pubblico che fa ricorso a questi mezzucci è alla frutta – prosegue il vicepresidente del Senato – Il giornalismo di Klaus Davi è stato pubblicamente elogiato da pubblici ministeri quali De Raho e Musolino, nonché dai familiari dei magistrati Livatino Saetta e Costa, martiri dello Stato per mano mafiosa, che gli hanno tributato un premio per il suo lavoro. Sulle minacce di morte che ha subito stanno indagando ben due procure. Forse il problema per la Rai è che Klaus Davi è sempre stato indipendente, mai allineato e mostra come l’Italia di Renzi non è quella favola idilliaca che ci viene raccontata nei programmi schierati». Arriva anche la dichiarazione di Stefano Esposito, del Pd, che diventa un’ulteriore prova degli attriti “strategici” che ci sono tra i democratici: «Leggo che il procuratore della Repubblica Federico Cafiero de Raho ha definito alla Camera dei Deputati il giornalismo di Klaus Davi letteralmente un esempio di “coraggio” nonché “molto utile per la magistratura”. E per tutta risposta il servizio pubblico gli impedisce di realizzare altri servizi sul tema ‘ndrangheta per il programma Storie Vere, aggrappandosi a un cavillo contrattuale».