Un altro governatore del Pd nei guai: Pittella deve restituire 20mila euro
Il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella (Pd), dovrà restituire 20.274,88 euro a titolo di risarcimento per “il danno prodotto alla Regione” per l’uso di rimborsi riservati a consiglieri e amministratori regionali. Lo stabilisce una sentenza dei Corte dei Conti lucana. Con la stessa sentenza è stato assolto l’attuale Sottosegretario alla Salute, Vito De Filippo (Pd) per spese che si riferivano al periodo quando era presidente della Regione. Le spese contestate a Pittella si riferiscono al periodo tra il 2010 e il 2012, quando era in corso la nona legislatura regionale, durante la quale l’attuale governatore era prima consigliere e poi assessore: il presidente della Giunta era De Filippo. Tra le persone condannate a risarcire vi è anche l’attuale presidente del Consiglio regionale, Francesco Mollica (Udc), all’epoca consigliere. In totale le persone condannate sono 22, mentre oltre a De Filippo ne sono state assolte altre tre.
Figlio dell’ex senatore Domenico Pittella e fratello di Gianni, capogruppo dell’S&D al Parlamento Europeo, Marcello Pittella nasce a Lauria e si laurea nel 1988 in medicina e chirurgia. Nel 1993 diventa consigliere e assessore alle attività produttive e allo sport del paese natìo per il Partito Socialista Italiano, nel 2005 si candida elezioni regionali in Basilicata con l’Ulivo: confermato alle regionali del 2010 in rappresentanza del Partito Democratico, nel 2012 viene nominato assessore alle attività produttive nella rinnovata giunta presieduta da Vito De Filippo. Dopo le dimissioni anticipate di quest’ultimo, a seguito delle indagini giudiziarie su diversi consiglieri e assessori accusati di peculato, Marcello Pittella, nonostante il suo coinvolgimento nella vicenda, diviene vicepresidente della Basilicata, si candida alle elezioni primarie il 22 settembre e poi scala la presidenza della Regione.